“Al primo provvedimento utile presenterò un emendamento per chiedere la detraibilità del 100% delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto del tampone e dei DPI ai propri dipendenti e per l’acquisto delle tecnologie software finalizzate al controllo delle prescrizioni da Covid-19.
Inoltre chiederò contributi a fondo perduto a favore delle aziende con l’obiettivo di evitare un aggravio di costi a loro carico.
Il bisogno di contenere la diffusione del virus ha reso necessario l’utilizzo di misure di protezione anche nelle sedi di lavoro. Ad oggi, più che mai, è necessario intervenire tempestivamente sul regime fiscale per l’acquisizione di strumenti e servizi che garantiscano il salubre accesso e mantenimento nelle aree produttive, senza gravare ulteriormente sulla catena dei costi aziendali, favorendone il più possibile l’utilizzo.
Nel Decreto Cura Italia le misure adottate dal Governo sembrano non essere sufficienti ad agevolare la ripresa delle attività a tutela della salute della collettività lavorativa e delle imprese in generale. Occorrerebbe invece dare aiuti maggiori a favore delle imprese, a partire dalla defiscalizzazione delle spese sostenute per l’acquisto/esecuzione del tampone, dei DPI e di tutte le tecnologie software finalizzate al controllo delle prescrizioni del Covid-19.
Altrettanto importante sarebbe l’opportunità di garantire contributi a fondo perduto a favore delle aziende per compensare anche solo parzialmente le perdite del fatturato di questi mesi. Questi sono i provvedimenti urgenti e necessari per evitare l’aggravio di ulteriori costi a carico delle imprese.
Presenterò in aula l’emendamento alla prima occasione utile. Aspetto solo di vedere se il governo vorrà finalmente adottare un atto a favore delle imprese, cosa che non è avvenuto con il ‘Cura Italia’. Un decreto che avrà favorito tutti, tranne che gli imprenditori”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone