“Leggo da più parti prese di posizione e preoccupazioni legate al futuro delle concessioni demaniali e all’applicazione della direttiva Bolkestein. Mi sembra necessario chiarire le cose come stanno per non generare confusione e allarmismi inutili fra operatori e utenti.
Il governo ha approvato la proroga alle concessioni demaniali per 15 anni, ovvero fino al 2034, superando quindi l’ostacolo della direttiva, secondo cui vanno messe all’asta tutte le concessioni pubbliche, spiagge comprese. Concessioni che senza l’intervento del governo sarebbero andate in scadenza al 31 dicembre 2020. Quindi nessuno deve agitarsi troppo, perchè c’è la proroga per le attuali concessioni fino al gennaio 2034. In questo senso, ho avuto rassicurazioni dalla Regione Lazio, che sta per emanare una circolare a tutti i Comuni, in cui si ribadisce che questa proroga è concessa ope legis. Di conseguenza, tutte le concessioni sono prorogate fino al gennaio 2034.
Io credo che su questo atto del governo non ci sia nulla da dire. E’ ineccepibile. La scelta del governo ha la finalità di tutelare, valorizzare e promuovere l’intero patrimonio demaniale delle coste italiane, che rappresentano un elemento strategico per l’attrazione turistica, per il sistema economico, per l’immagine intera del nostro Paese. E’ un primo importante risultato, tale da rappresentare un punto fermo da cui iniziare a costruire le regole che diano le giuste garanzie a chi deve continuare a fare impresa sul demanio marittimo, norme chiare e condivise che possano far crescere ulteriormente il nostro modello di offerta balneare.
Certo, non voglio dire che tutto è risolto. Occorre sempre difendere gli interessi del nostro Paese a livello europeo. In particolare dobbiamo far comprendere all’Unione europea che la direttiva Bolkestein non si applica all’Italia in alcuni settori. Penso innanzitutto al riconoscimento del fatto che le occupazioni del suolo pubblico sono fuori dal regime normativo della direttiva. Un principio che deve valere soprattutto per le concessioni demaniali. Sposo quindi in pieno la battaglia per la totale e definitiva disapplicazione della direttiva Bolkestein al settore dell’imprenditoria balneare. Si tratta a mio parere di un obiettivo sacrosanto per salvaguardare un patrimonio di eccellenza del ‘Made in Italy’ e lasciatemelo dire soprattutto della costa laziale e pontina”.
Lo dichiara in una nota il coordinatore di Forza Italia Lazio, Sen. Claudio Fazzone