Prof.sa Francesca Napoletano: Educare la mente che pensa e sente.
Prof.sa Pina Zannella, Prof.sa Francesca Rasi, Maestro Ambrogio Feudi, Dott.sa Simona D’Arcangeli: Le pratiche del rifornimento emotivo.
Modera gli interventi la Dott.sa Rachele Di Vezza
Il 28 maggio alle ore 17.00, nei locali dell’Istituto Gregorio Antonelli (entrata dal parcheggio del Liceo scientifico) terremo il nostro ultimo evento di “Aspettando il Festival” prima del nostro Festival delle Emozioni 2022 che faremo alla fine di giugno (dal 23 al 26). Nell’evento cominceremo a trattare uno degli argomenti del nostro Festival e illustreremo il nostro progetto.
La Prof.sa Francesca Napoletano illustrerà uno degli argomenti che tratteremo in questo anno e cioè l’educazione socio-emotiva. La Camera dei Deputati ha approvato un breve disegno di legge all’unanimità per introdurre nelle scuole italiane di ogni ordine e grado le attività di educazione socio emotiva. La legge prevede un periodo di sperimentazione e successivamente l’introduzione di questa novità assoluta per la scuola italiana. In realtà progetti di educazione socio-emotiva vengono svolti in moltissime scuole americane e anche in Europa in stati prevalentemente nordici.
La motivazione dell’introduzione di un tale oggetto di studio sta nel fatto che tutte le ricerche degli ultimi decenni nel campo delle neuro scienze e nel campo delle teorie della personalità asseriscono che l’identità umana è un’identità in cui le emozioni hanno una parte importante e forse preminente. E quindi è riduttivo limitare l’educazione scolastica alle sole capacità cognitive e logiche. Bisogna quindi estendere la capacità formativa della scuola e della famiglia a tratti della nostra identità che non siano esclusivamente legati alle conoscenze, ai ragionamenti, alle deduzioni, ai principi …
La Prof.sa Francesca Napoletano ha studiato i progetti di educazione dell’intelligenza emotiva e ha condotto una sperimentazione in proposito su alcuni classi di scuola media. Ci parlerà dunque di questa novità che progressivamente nei prossimi anni interesserà i docenti, gli alunni e le famiglie italiane.
Il costrutto dell’intelligenza emotiva è stato elaborato negli anni 90 del secolo scorso da studiosi americani ed è stato divulgato dallo scrittore Daniel Goleman con i suoi libri sull’intelligenza emotiva.
Si badi bene che l’educazione dell’intelligenza emotiva non ha come scopo solo quello di far studiare meglio i nostri ragazzi, ha lo scopo di influire sul benessere complessivo delle nostre vite.
Questo argomento sarà uno dei tre trattati dalle relazioni che si svolgeranno nel nostro festival dal 23 al 26 giugno del prossimo mese.
Il festival approfondirà anche un altro argomento che abbiamo già iniziato a trattare dall’anno scorso quello riguardante le emozioni generate dalla musica e le capacità che la musica ci offre per riconoscere e regolare le emozioni.
Un terzo argomento riguarderà le pratiche del Benessere emotivo e cioè un approfondimento su varie pratiche che si sono diffuse negli ultimi decenni allo scopo di raggiungere maggiori livelli di benessere per quelle persone che sono considerate “normali”, ma che comunque soffrono dello stress e delle ansie provocate dal vivere moderno.
La seconda parte del nostro incontro del 28 maggio riguarderà le pratiche del rifornimento emotivo. Nelle mattinate dei giorni del nostro Festival (sabato 25 e domenica 26 giugno) nello stabilimento delle Rive di Traiano forniremo esempi ed esperienze di pratiche che migliorano il nostro benessere.
Per illustrare questi interventi ascolteremo brevemente:
Giuseppe Musilli
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