Sulla “questione sanità” e, in particolare sul futuro del Presidio ospedaliero centro, bisogna fare chiarezza ed evitare facili strumentalizzazioni.
E’ partendo da queste considerazioni che è necessario ribadire che le tante, troppe, difficoltà che vive la sanità pontina, derivano da scelte operate a livello regionale soprattutto durante l’interregno della Giunta Polverini.
Non bisogna dimenticare la proposta scellerata di istituire le cosiddette macroaree, che avrebbe portato l’ASL di Latina nell’ambito della macroarea del Forlanini/San Camillo di Roma. Una scelta tanto sbagliata da provocare un’alzata di scudi generale. Se quella proposta fosse andata in porto i servizi sanitari nella nostra provincia sarebbero stati ridotti drasticamente.
Durante la Giunta Polverini non è stato elaborato alcun atto concreto di programmazione dell’offerta sanitaria. Lasciando in tal modo i Direttori generali delle ASL a gestire continue situazioni di emergenza, causate dalla sempre maggiore carenza di risorse economiche e dal blocco del turn over del personale medico.
In sostanza si sono letteralmente persi oltre due anni senza affrontare e risolvere alcun problema.
Durante tutto quel periodo di vera e propria deregulation dell’offerta sanitaria, non abbiamo assistito ad alcun atto politico-amministrativo della Giunta De Meo che denunciasse tale situazione.
Il Commissario alla sanità regionale Nicola Zingaretti ha ereditato una situazione che definire difficile è poco e, fin dal suo insediamento, ha lavorato per rimettere ordine in questo disastro.
Durante la gestione del Direttore generale della ASL di Latina Renato Sponzilli, era stato approntato un atto aziendale che prevedeva sostanzialmente lo smatellamento del Presidio ospedaliero centro con l’Ospedale Fiorini di Terracina accorpato all’ICOT di Latina e l’Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi accorpato all’Ospedale di Formia. Fortunatamente quell’atto aziendale non è stato mai approvato.
Ad oggi, il Commissario Zingaretti ha indicato alcune precise linee guida per la sanità pontina: mantenimento del DEA di secondo livello per quel che riguarda il Santa Maria Goretti di Latina; mentenimento del DEA di primo livello a Formia e mantenimento del Presidio ospedaliero centro, rappresentato dai due Ospedali di Fondi e Terracina.
Questo vuol dire che non solo non vi è alcuna volontà di depotenziare gli ospedali di Fondi e Terracina, ma di arrivare ad una loro effettiva integrazione per dare un’assistenza sanitaria adeguata alle esigenze di un vasto comprensorio.
In provincia di Latina sono previste cinque Case della salute, che serviranno a dare una risposta immediata alla richiesta sul territorio dei servizi di assistenza diagnostici.
Entro la fine del mese verrà ufficializzata la nomina del nuovo Direttore generale della ASL di Latina che dovrà approntare il nuovo atto aziendale.
A ciò aggiungiamo che la paventata chiusura del reparto di Pediatria è stata superata grazie alla assunzione in deroga da parte del Commissario Zingaretti di un pediatra che prenderà servizio dal prossimo 16 gennaio.
Questi i fatti.
Nessuno pensi di poter cavalcare la tigre per avere una qualche visibilità e strumentalizzare la sanità a fini politici di parte, sarebbe l’ennesima dimostrazione di non avere a cuore il destino del Presidio ospedaliero centro.