martedì 26 Novembre 2024,

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Fondi. Ciccone presenta un’interpellanza sull’antenna di Via Ripa: il sindaco informi i Cittadini

scritto da Redazione
Fondi. Ciccone presenta un’interpellanza sull’antenna di Via Ripa: il sindaco informi i Cittadini

Nell’ambito della seduta di Consiglio Comunale di ieri, Venerdì 12 Marzo, Francesco Ciccone ha presentato un’interpellanza a nome di Fondi Vera per chiedere al Sindaco chiarimenti circa l’installazione di un’antenna di telefonia mobile in Via Ripa, in Contrada Querce. Nel testo che segue, riportiamo l’intero intervento, ricordando che il primo cittadino avrà trenta giorni di tempo per rispondere o, in alternativa, farlo durante la prossima seduta della massima assise cittadina.

Egregio Signor Sindaco,

nelle interpellanze si rivolge una domanda e si chiede una risposta. A volte le interpellanze sono di natura politica, altre volte più tecniche, in alcuni casi talmente tecniche da risultare noiose. In questo Consiglio Comunale ho pensato fosse giusto strapparvi una promessa, un impegno. Ma prima di farlo spero di dimostrarvi che ce n’è bisogno, in questo ed in altri casi, tanti casi.

In aula ci sono molti professionisti, che conoscono meglio di me i dettagli di una SCIA, e conoscono altrettanto bene le esigenze di grandi aziende che, di solito, un attimo dopo aver presentato la pratica sono già sul cantiere. A Fondi, invece, accade che una compagnia telefonica presenti una SCIA il 30.04.2020 ed inizi i lavori, come da cartello esposto in Via Ripa, il 5 Ottobre. Avete capito bene, Lunedì 5 Ottobre.

Ovviamente solo una mente maliziosa e cattiva potrebbe pensare ad una strana coincidenza tra la data del secondo turno, di Ballottaggio, e l’inizio dei lavori per l’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile di Iliad SpA nel cuore della Contrada Querce. Io non ci avevo nemmeno fatto caso, pensate un po’.

Ma ero da pochissime ore uscito dal mio primo Consiglio Comunale quando una cara amica mi scrisse per dirmi che stava succedendo qualcosa in Via Ripa. Tant’è che di lì a poco, il Sabato successivo alla seduta di insediamento del 24 Ottobre, ci ritrovammo convocati da un gruppo di residenti preoccupati e incavolati nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio in Via Querce.

C’è spesso e volentieri bisogno dei Cittadini e della loro sensibilità e maturità per richiamare l’attenzione e l’interesse delle Istituzioni. In quell’occasione, amministratori di maggioranza ed opposizione, cercarono di rispondere alle domande dei presenti, desiderosi di conoscere la realtà dei fatti circa l’installazione di un’antenna di telefonia nella Contrada.

Era doveroso da parte mia esserci, c’erano il Vice Sindaco Carnevale e l’Assessore Spagnardi, e portai in visione il Regolamento Comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile, deliberato nel Febbraio del 2015. il Lunedì mattina seguente mi attivai in Municipio per la richiesta di accesso agli atti. Sono passati mesi, è successo di tutto.

Questo è un articolo de “Il Messaggero”, che il 4 Novembre dava notizia di un probabile Ricorso al TAR, che ovviamente non c’è stato. Proprio il 4 Novembre Iliad però aveva già risposto al preavviso di diniego che partì dal Comune di Fondi nel goffo tentativo di temporeggiare. Ma qui dentro sapevate benissimo che la Iliad aveva tutte le carte in regola, forse però dirlo chiaramente ai cittadini sarebbe stato pericoloso? Figuriamoci se i lavori fossero iniziati a Giugno, Luglio, Settembre. Brutta gatta da pelare, avete ragione.

La Iliad infatti aveva prodotto il Piano di Localizzazione 2018-2019 già il 17.08.2018, eppure da mesi aspetto che da questi uffici venga fuori. Evidentemente sono stato io sfortunato. Evidentemente quel preavviso di diniego del 30.10.2020 con sospensione dei lavori aveva altre motivazioni. Tant’è che per la Iliad risultò un gioco da ragazzi rispondere prontamente, nell’arco di quattro giorni praticamente. Ai cittadini di Fondi allora oggi, almeno oggi, diciamo la realtà. Ovvero che le famigerate antenne sono considerate opere di urbanizzazione primaria, che il Comune ha dalla sua un Regolamento ma nonostante nello stesso si parli di un catasto degli impianti al momento un catasto non c’è. O ancora che dal Comune si conosceva benissimo la risposta che sarebbe arrivata da Iliad. E che quel tempo serviva solo per non far arrabbiare gli inviperiti amici delle Querce.

Il Regolamento dovrebbe fornire parametri e condizioni finalizzati al rispetto delle norme urbanistiche, ma alcune delle condizioni imposte, come, ad esempio la distanza tra un’antenna esistente ed una nuova, hanno come fine quello di contenere i valori del campo elettromagnetico generato che non deve essere di competenza comunale ed è già ampiamente disciplinato dalle leggi nazionali e dal controllo ARPA sulla base dell’effettivo campo elettromagnetico prodotto e non dalla distanza tra antenne.

Oltre alle discutibili condizioni disciplinate dal Regolamento, ci si interroga sull’efficacia delle procedure stabilite dal Regolamento stesso in quanto si è riscontrato che lo stesso Gruppo Tecnico di Valutazione, in questi anni non ha prodotto la documentazione di sintesi ed analisi che avrebbe dovuto redigere annualmente dopo aver recepito dai diversi gestori i programmi annuali. Ad oggi, dalle nostre ricerche, non si riscontrano né i Piani Annuali di Localizzazione, né il Catasto degli impianti esistenti.

Sarebbe quindi opportuno apportare delle modifiche ad un Regolamento che risulta di difficile attuazione anche per l’Amministrazione stessa, nonostante i gestori abbiamo prontamente inviato i programmi annuali nelle tempistiche stabilite dal Regolamento stesso. Programmi che, in realtà, non sono previsti dal D.lgs. 259/2003 delle Telecomunicazioni ma che risultano essere stati lo stesso inviati dai diversi gestori di telefonia mobile intenzionati ad installare sul nostro territorio antenne radio base.

L’applicazione delle procedure è ulteriormente ostacolata da una poco chiara archiviazione dei documenti inviati all’Ammistrazione da parte dei gestori che risultano di difficile reperimento nonostante vengano forniti i riferimenti del documento inviato. Tale condizione rende, di conseguenza, gli ultimi avvenimenti relativi all’antenna installata dal gestore Iliad in località Querce poco trasparenti in quanto, sintetizzando la questione, da una parte vi è un preavviso di diniego emesso dal Comune di Fondi motivato dall’assenza del programma annuale che Iliad avrebbe dovuto redigere l’anno precedente all’installazione dell’antenna; dall’altra parte vi è la risposta di Iliad che controbatte sottolineando che tale programma è stato inviato attraverso PEC al SUE il 17.08.2018 per l’Anno 2018/2019, ma facendo una richiesta di accesso agli atti di tale Piano non vi è traccia. I lavori di installazione dell’antenna sono ripresi e, da ciò, verrebbe da pensare che quindi, il programma annuale menzionato da Iliad dovrebbe esistere.

A noi comuni mortali non è dato sapere dove sta la verità e tale situazione, andando oltre la questione antenna, pone l’attenzione su un problema, a mio avviso, ancor più grave. Quello di avere delle procedure interne di archiviazione poco efficaci e che potrebbero inficiare sui principi di trasparenza delle procedure amministrative.

L’interpellanza in questo caso è una richiesta di impegno.

Signor Sindaco, si assuma la responsabilità, insieme alla giunta, di informare i residenti di ciò che di lì a poco tempo avverrà nel loro quartiere, visto che conosce le intenzioni delle compagnie telefoniche almeno un anno prima di chiunque altro. Pretenda periodicamente dall’Arpa Lazio verifiche con risultati di pubblico dominio, per tranquillizzare i residenti. Investa immediatamente gli uffici preposti per l’elaborazione del catasto delle antenne, visto che è il Regolamento di questo Comune a pretenderne la realizzazione. Comunichi fin da oggi ai residenti di Via Guado Bastianelli e del Cocuruzzo che tra pochi giorni alcune compagnie telefoniche saranno al lavoro in quelle zone per potenziare la loro rete. Faccia tutto il possibile per attivare in sinergia con la Regione Lazio ogni tipo di valutazione sulla sicurezza per gli abitanti e la salubrità dei luoghi.

Se, come credo, il regolamento comunale non è rispettato, predisponga ogni atto utile al miglioramento dello stesso e illustri alla Città cosa può realmente fare l’Amministrazione Comunale rispetto alla scelta strategica attuata da una compagnia telefonica rispetto al nostro territorio. Spieghi che ogni anno entro il 30.06 le aziende hanno il dovere di presentare i programmi di localizzazione per l’anno seguente ed entro il 31.10 dello stesso anno il Gruppo Tecnico di Valutazione deve fornire eventuali motivazioni che ne proibiscano l’installazione. Ricordi lei stesso ai cittadini che, qualora ravvisassero violazioni delle leggi, possono rivolgersi con un esposto alle autorità competenti, oppure al giudice impugnando l’atto amministrativo che ha concesso l’installazione.

E infine si assuma la responsabilità di pianificare una comunicazione istituzionale trasparente che, un attimo dopo aver conosciuto le intenzioni di una qualsiasi compagnia telefonica, informi tutti i residenti ed abbia carattere pubblico. Gli amici di Via Ripa dovranno convivere con l’antenna per almeno 9 anni, anzi 16. Perché è inammissibile che una famiglia scelga di andare a vivere oggi in una strada dove tra dodici mesi sorgerà un’antenna e nessuno si prenda la briga di darne notizia.

Francesco Ciccone presenta un’interpellanza sull’antenna di Via Ripa: il Sindaco informi i Cittadini

Nell’ambito della seduta di Consiglio Comunale di ieri, Venerdì 12 Marzo, Francesco Ciccone ha presentato un’interpellanza a nome di Fondi Vera per chiedere al Sindaco chiarimenti circa l’installazione di un’antenna di telefonia mobile in Via Ripa, in Contrada Querce. Nel testo che segue, riportiamo l’intero intervento, ricordando che il primo cittadino avrà trenta giorni di tempo per rispondere o, in alternativa, farlo durante la prossima seduta della massima assise cittadina.

Egregio Signor Sindaco,

nelle interpellanze si rivolge una domanda e si chiede una risposta. A volte le interpellanze sono di natura politica, altre volte più tecniche, in alcuni casi talmente tecniche da risultare noiose. In questo Consiglio Comunale ho pensato fosse giusto strapparvi una promessa, un impegno. Ma prima di farlo spero di dimostrarvi che ce n’è bisogno, in questo ed in altri casi, tanti casi.

In aula ci sono molti professionisti, che conoscono meglio di me i dettagli di una SCIA, e conoscono altrettanto bene le esigenze di grandi aziende che, di solito, un attimo dopo aver presentato la pratica sono già sul cantiere. A Fondi, invece, accade che una compagnia telefonica presenti una SCIA il 30.04.2020 ed inizi i lavori, come da cartello esposto in Via Ripa, il 5 Ottobre. Avete capito bene, Lunedì 5 Ottobre.

Ovviamente solo una mente maliziosa e cattiva potrebbe pensare ad una strana coincidenza tra la data del secondo turno, di Ballottaggio, e l’inizio dei lavori per l’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile di Iliad SpA nel cuore della Contrada Querce. Io non ci avevo nemmeno fatto caso, pensate un po’.

Ma ero da pochissime ore uscito dal mio primo Consiglio Comunale quando una cara amica mi scrisse per dirmi che stava succedendo qualcosa in Via Ripa. Tant’è che di lì a poco, il Sabato successivo alla seduta di insediamento del 24 Ottobre, ci ritrovammo convocati da un gruppo di residenti preoccupati e incavolati nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio in Via Querce.

C’è spesso e volentieri bisogno dei Cittadini e della loro sensibilità e maturità per richiamare l’attenzione e l’interesse delle Istituzioni. In quell’occasione, amministratori di maggioranza ed opposizione, cercarono di rispondere alle domande dei presenti, desiderosi di conoscere la realtà dei fatti circa l’installazione di un’antenna di telefonia nella Contrada.

Era doveroso da parte mia esserci, c’erano il Vice Sindaco Carnevale e l’Assessore Spagnardi, e portai in visione il Regolamento Comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile, deliberato nel Febbraio del 2015. il Lunedì mattina seguente mi attivai in Municipio per la richiesta di accesso agli atti. Sono passati mesi, è successo di tutto.

Questo è un articolo de “Il Messaggero”, che il 4 Novembre dava notizia di un probabile Ricorso al TAR, che ovviamente non c’è stato. Proprio il 4 Novembre Iliad però aveva già risposto al preavviso di diniego che partì dal Comune di Fondi nel goffo tentativo di temporeggiare. Ma qui dentro sapevate benissimo che la Iliad aveva tutte le carte in regola, forse però dirlo chiaramente ai cittadini sarebbe stato pericoloso? Figuriamoci se i lavori fossero iniziati a Giugno, Luglio, Settembre. Brutta gatta da pelare, avete ragione.

La Iliad infatti aveva prodotto il Piano di Localizzazione 2018-2019 già il 17.08.2018, eppure da mesi aspetto che da questi uffici venga fuori. Evidentemente sono stato io sfortunato. Evidentemente quel preavviso di diniego del 30.10.2020 con sospensione dei lavori aveva altre motivazioni. Tant’è che per la Iliad risultò un gioco da ragazzi rispondere prontamente, nell’arco di quattro giorni praticamente. Ai cittadini di Fondi allora oggi, almeno oggi, diciamo la realtà. Ovvero che le famigerate antenne sono considerate opere di urbanizzazione primaria, che il Comune ha dalla sua un Regolamento ma nonostante nello stesso si parli di un catasto degli impianti al momento un catasto non c’è. O ancora che dal Comune si conosceva benissimo la risposta che sarebbe arrivata da Iliad. E che quel tempo serviva solo per non far arrabbiare gli inviperiti amici delle Querce.

Il Regolamento dovrebbe fornire parametri e condizioni finalizzati al rispetto delle norme urbanistiche, ma alcune delle condizioni imposte, come, ad esempio la distanza tra un’antenna esistente ed una nuova, hanno come fine quello di contenere i valori del campo elettromagnetico generato che non deve essere di competenza comunale ed è già ampiamente disciplinato dalle leggi nazionali e dal controllo ARPA sulla base dell’effettivo campo elettromagnetico prodotto e non dalla distanza tra antenne.

Oltre alle discutibili condizioni disciplinate dal Regolamento, ci si interroga sull’efficacia delle procedure stabilite dal Regolamento stesso in quanto si è riscontrato che lo stesso Gruppo Tecnico di Valutazione, in questi anni non ha prodotto la documentazione di sintesi ed analisi che avrebbe dovuto redigere annualmente dopo aver recepito dai diversi gestori i programmi annuali. Ad oggi, dalle nostre ricerche, non si riscontrano né i Piani Annuali di Localizzazione, né il Catasto degli impianti esistenti.

Sarebbe quindi opportuno apportare delle modifiche ad un Regolamento che risulta di difficile attuazione anche per l’Amministrazione stessa, nonostante i gestori abbiamo prontamente inviato i programmi annuali nelle tempistiche stabilite dal Regolamento stesso. Programmi che, in realtà, non sono previsti dal D.lgs. 259/2003 delle Telecomunicazioni ma che risultano essere stati lo stesso inviati dai diversi gestori di telefonia mobile intenzionati ad installare sul nostro territorio antenne radio base.

L’applicazione delle procedure è ulteriormente ostacolata da una poco chiara archiviazione dei documenti inviati all’Ammistrazione da parte dei gestori che risultano di difficile reperimento nonostante vengano forniti i riferimenti del documento inviato. Tale condizione rende, di conseguenza, gli ultimi avvenimenti relativi all’antenna installata dal gestore Iliad in località Querce poco trasparenti in quanto, sintetizzando la questione, da una parte vi è un preavviso di diniego emesso dal Comune di Fondi motivato dall’assenza del programma annuale che Iliad avrebbe dovuto redigere l’anno precedente all’installazione dell’antenna; dall’altra parte vi è la risposta di Iliad che controbatte sottolineando che tale programma è stato inviato attraverso PEC al SUE il 17.08.2018 per l’Anno 2018/2019, ma facendo una richiesta di accesso agli atti di tale Piano non vi è traccia. I lavori di installazione dell’antenna sono ripresi e, da ciò, verrebbe da pensare che quindi, il programma annuale menzionato da Iliad dovrebbe esistere.

A noi comuni mortali non è dato sapere dove sta la verità e tale situazione, andando oltre la questione antenna, pone l’attenzione su un problema, a mio avviso, ancor più grave. Quello di avere delle procedure interne di archiviazione poco efficaci e che potrebbero inficiare sui principi di trasparenza delle procedure amministrative.

L’interpellanza in questo caso è una richiesta di impegno.

Signor Sindaco, si assuma la responsabilità, insieme alla giunta, di informare i residenti di ciò che di lì a poco tempo avverrà nel loro quartiere, visto che conosce le intenzioni delle compagnie telefoniche almeno un anno prima di chiunque altro. Pretenda periodicamente dall’Arpa Lazio verifiche con risultati di pubblico dominio, per tranquillizzare i residenti. Investa immediatamente gli uffici preposti per l’elaborazione del catasto delle antenne, visto che è il Regolamento di questo Comune a pretenderne la realizzazione. Comunichi fin da oggi ai residenti di Via Guado Bastianelli e del Cocuruzzo che tra pochi giorni alcune compagnie telefoniche saranno al lavoro in quelle zone per potenziare la loro rete. Faccia tutto il possibile per attivare in sinergia con la Regione Lazio ogni tipo di valutazione sulla sicurezza per gli abitanti e la salubrità dei luoghi.

Se, come credo, il regolamento comunale non è rispettato, predisponga ogni atto utile al miglioramento dello stesso e illustri alla Città cosa può realmente fare l’Amministrazione Comunale rispetto alla scelta strategica attuata da una compagnia telefonica rispetto al nostro territorio. Spieghi che ogni anno entro il 30.06 le aziende hanno il dovere di presentare i programmi di localizzazione per l’anno seguente ed entro il 31.10 dello stesso anno il Gruppo Tecnico di Valutazione deve fornire eventuali motivazioni che ne proibiscano l’installazione. Ricordi lei stesso ai cittadini che, qualora ravvisassero violazioni delle leggi, possono rivolgersi con un esposto alle autorità competenti, oppure al giudice impugnando l’atto amministrativo che ha concesso l’installazione.

E infine si assuma la responsabilità di pianificare una comunicazione istituzionale trasparente che, un attimo dopo aver conosciuto le intenzioni di una qualsiasi compagnia telefonica, informi tutti i residenti ed abbia carattere pubblico. Gli amici di Via Ripa dovranno convivere con l’antenna per almeno 9 anni, anzi 16. Perché è inammissibile che una famiglia scelga di andare a vivere oggi in una strada dove tra dodici mesi sorgerà un’antenna e nessuno si prenda la briga di darne notizia.

Nell’ambito della seduta di Consiglio Comunale di ieri, Venerdì 12 Marzo, Francesco Ciccone ha presentato un’interpellanza a nome di Fondi Vera per chiedere al Sindaco chiarimenti circa l’installazione di un’antenna di telefonia mobile in Via Ripa, in Contrada Querce. Nel testo che segue, riportiamo l’intero intervento, ricordando che il primo cittadino avrà trenta giorni di tempo per rispondere o, in alternativa, farlo durante la prossima seduta della massima assise cittadina.

Egregio Signor Sindaco,

nelle interpellanze si rivolge una domanda e si chiede una risposta. A volte le interpellanze sono di natura politica, altre volte più tecniche, in alcuni casi talmente tecniche da risultare noiose. In questo Consiglio Comunale ho pensato fosse giusto strapparvi una promessa, un impegno. Ma prima di farlo spero di dimostrarvi che ce n’è bisogno, in questo ed in altri casi, tanti casi.

In aula ci sono molti professionisti, che conoscono meglio di me i dettagli di una SCIA, e conoscono altrettanto bene le esigenze di grandi aziende che, di solito, un attimo dopo aver presentato la pratica sono già sul cantiere. A Fondi, invece, accade che una compagnia telefonica presenti una SCIA il 30.04.2020 ed inizi i lavori, come da cartello esposto in Via Ripa, il 5 Ottobre. Avete capito bene, Lunedì 5 Ottobre.

Ovviamente solo una mente maliziosa e cattiva potrebbe pensare ad una strana coincidenza tra la data del secondo turno, di Ballottaggio, e l’inizio dei lavori per l’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile di Iliad SpA nel cuore della Contrada Querce. Io non ci avevo nemmeno fatto caso, pensate un po’.

Ma ero da pochissime ore uscito dal mio primo Consiglio Comunale quando una cara amica mi scrisse per dirmi che stava succedendo qualcosa in Via Ripa. Tant’è che di lì a poco, il Sabato successivo alla seduta di insediamento del 24 Ottobre, ci ritrovammo convocati da un gruppo di residenti preoccupati e incavolati nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio in Via Querce.

C’è spesso e volentieri bisogno dei Cittadini e della loro sensibilità e maturità per richiamare l’attenzione e l’interesse delle Istituzioni. In quell’occasione, amministratori di maggioranza ed opposizione, cercarono di rispondere alle domande dei presenti, desiderosi di conoscere la realtà dei fatti circa l’installazione di un’antenna di telefonia nella Contrada.

Era doveroso da parte mia esserci, c’erano il Vice Sindaco Carnevale e l’Assessore Spagnardi, e portai in visione il Regolamento Comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile, deliberato nel Febbraio del 2015. il Lunedì mattina seguente mi attivai in Municipio per la richiesta di accesso agli atti. Sono passati mesi, è successo di tutto.

Questo è un articolo de “Il Messaggero”, che il 4 Novembre dava notizia di un probabile Ricorso al TAR, che ovviamente non c’è stato. Proprio il 4 Novembre Iliad però aveva già risposto al preavviso di diniego che partì dal Comune di Fondi nel goffo tentativo di temporeggiare. Ma qui dentro sapevate benissimo che la Iliad aveva tutte le carte in regola, forse però dirlo chiaramente ai cittadini sarebbe stato pericoloso? Figuriamoci se i lavori fossero iniziati a Giugno, Luglio, Settembre. Brutta gatta da pelare, avete ragione.

La Iliad infatti aveva prodotto il Piano di Localizzazione 2018-2019 già il 17.08.2018, eppure da mesi aspetto che da questi uffici venga fuori. Evidentemente sono stato io sfortunato. Evidentemente quel preavviso di diniego del 30.10.2020 con sospensione dei lavori aveva altre motivazioni. Tant’è che per la Iliad risultò un gioco da ragazzi rispondere prontamente, nell’arco di quattro giorni praticamente. Ai cittadini di Fondi allora oggi, almeno oggi, diciamo la realtà. Ovvero che le famigerate antenne sono considerate opere di urbanizzazione primaria, che il Comune ha dalla sua un Regolamento ma nonostante nello stesso si parli di un catasto degli impianti al momento un catasto non c’è. O ancora che dal Comune si conosceva benissimo la risposta che sarebbe arrivata da Iliad. E che quel tempo serviva solo per non far arrabbiare gli inviperiti amici delle Querce.

Il Regolamento dovrebbe fornire parametri e condizioni finalizzati al rispetto delle norme urbanistiche, ma alcune delle condizioni imposte, come, ad esempio la distanza tra un’antenna esistente ed una nuova, hanno come fine quello di contenere i valori del campo elettromagnetico generato che non deve essere di competenza comunale ed è già ampiamente disciplinato dalle leggi nazionali e dal controllo ARPA sulla base dell’effettivo campo elettromagnetico prodotto e non dalla distanza tra antenne.

Oltre alle discutibili condizioni disciplinate dal Regolamento, ci si interroga sull’efficacia delle procedure stabilite dal Regolamento stesso in quanto si è riscontrato che lo stesso Gruppo Tecnico di Valutazione, in questi anni non ha prodotto la documentazione di sintesi ed analisi che avrebbe dovuto redigere annualmente dopo aver recepito dai diversi gestori i programmi annuali. Ad oggi, dalle nostre ricerche, non si riscontrano né i Piani Annuali di Localizzazione, né il Catasto degli impianti esistenti.

Sarebbe quindi opportuno apportare delle modifiche ad un Regolamento che risulta di difficile attuazione anche per l’Amministrazione stessa, nonostante i gestori abbiamo prontamente inviato i programmi annuali nelle tempistiche stabilite dal Regolamento stesso. Programmi che, in realtà, non sono previsti dal D.lgs. 259/2003 delle Telecomunicazioni ma che risultano essere stati lo stesso inviati dai diversi gestori di telefonia mobile intenzionati ad installare sul nostro territorio antenne radio base.

L’applicazione delle procedure è ulteriormente ostacolata da una poco chiara archiviazione dei documenti inviati all’Ammistrazione da parte dei gestori che risultano di difficile reperimento nonostante vengano forniti i riferimenti del documento inviato. Tale condizione rende, di conseguenza, gli ultimi avvenimenti relativi all’antenna installata dal gestore Iliad in località Querce poco trasparenti in quanto, sintetizzando la questione, da una parte vi è un preavviso di diniego emesso dal Comune di Fondi motivato dall’assenza del programma annuale che Iliad avrebbe dovuto redigere l’anno precedente all’installazione dell’antenna; dall’altra parte vi è la risposta di Iliad che controbatte sottolineando che tale programma è stato inviato attraverso PEC al SUE il 17.08.2018 per l’Anno 2018/2019, ma facendo una richiesta di accesso agli atti di tale Piano non vi è traccia. I lavori di installazione dell’antenna sono ripresi e, da ciò, verrebbe da pensare che quindi, il programma annuale menzionato da Iliad dovrebbe esistere.

A noi comuni mortali non è dato sapere dove sta la verità e tale situazione, andando oltre la questione antenna, pone l’attenzione su un problema, a mio avviso, ancor più grave. Quello di avere delle procedure interne di archiviazione poco efficaci e che potrebbero inficiare sui principi di trasparenza delle procedure amministrative.

L’interpellanza in questo caso è una richiesta di impegno.

Signor Sindaco, si assuma la responsabilità, insieme alla giunta, di informare i residenti di ciò che di lì a poco tempo avverrà nel loro quartiere, visto che conosce le intenzioni delle compagnie telefoniche almeno un anno prima di chiunque altro. Pretenda periodicamente dall’Arpa Lazio verifiche con risultati di pubblico dominio, per tranquillizzare i residenti. Investa immediatamente gli uffici preposti per l’elaborazione del catasto delle antenne, visto che è il Regolamento di questo Comune a pretenderne la realizzazione. Comunichi fin da oggi ai residenti di Via Guado Bastianelli e del Cocuruzzo che tra pochi giorni alcune compagnie telefoniche saranno al lavoro in quelle zone per potenziare la loro rete. Faccia tutto il possibile per attivare in sinergia con la Regione Lazio ogni tipo di valutazione sulla sicurezza per gli abitanti e la salubrità dei luoghi.

Se, come credo, il regolamento comunale non è rispettato, predisponga ogni atto utile al miglioramento dello stesso e illustri alla Città cosa può realmente fare l’Amministrazione Comunale rispetto alla scelta strategica attuata da una compagnia telefonica rispetto al nostro territorio. Spieghi che ogni anno entro il 30.06 le aziende hanno il dovere di presentare i programmi di localizzazione per l’anno seguente ed entro il 31.10 dello stesso anno il Gruppo Tecnico di Valutazione deve fornire eventuali motivazioni che ne proibiscano l’installazione. Ricordi lei stesso ai cittadini che, qualora ravvisassero violazioni delle leggi, possono rivolgersi con un esposto alle autorità competenti, oppure al giudice impugnando l’atto amministrativo che ha concesso l’installazione.

E infine si assuma la responsabilità di pianificare una comunicazione istituzionale trasparente che, un attimo dopo aver conosciuto le intenzioni di una qualsiasi compagnia telefonica, informi tutti i residenti ed abbia carattere pubblico. Gli amici di Via Ripa dovranno convivere con l’antenna per almeno 9 anni, anzi 16. Perché è inammissibile che una famiglia scelga di andare a vivere oggi in una strada dove tra dodici mesi sorgerà un’antenna e nessuno si prenda la briga di darne notizia.

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