Il Sindaco Salvatore De Meo nella seduta della Commissione consiliare Ambiente di ieri 17 gennaio, ha voluto informare i commissari sulla questione dello smaltimento dei rifiuti dei Comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato della Città del Vaticano, presso le discariche della Provincia di Latina: Aprilia, Latina-Borgo Montello e Castelforte, a seguito del Decreto del 3 gennaio u.s. del Ministro dell’Ambiente Clini.
Il Decreto Clini ha comportato la nomina di un Commissario “per fronteggiare la situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Roma” nella persona del Prefetto a riposo Goffredo Sottile, dopo aver preso atto “dell’accertata inerzia dei soggetti preposti alla gestione, manutenzione, od implementazione degli impianti per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani prodotti nei comuni di Roma capitale, Fiumicino, Ciampino e nello Stato della Città del Vaticano”.
Il Sindaco De Meo ha fatto appello, sulla scia di quanto deliberato in Commissione ambiente della Provincia di Latina, a fare fronte comune contro questo trasloco forzoso di rifiuti nella discariche della nostra Provincia, impossibilitate alcune per mancanza attuale di impianti al pretrattamento dei rifiuti indifferenziati provenienti da Roma e altre perché già al limite della loro capacità di smaltimento.
Aggiungiamo noi che sarebbe del tutto illogico tamponare l’emergenza rifiuti di Roma mettendo in piedi un trasferimento degli stessi nei territori della nostra provincia, andando ad aggravare un situazione locale non facile e intasando il traffico regionale di centinaia di automezzi costretti a fare giornalmente la spola da Roma fino al sud della provincia.
Sotto questi aspetti è del tutto logico opporsi ad un Decreto emergenziale che, così come pubblicato, lascia poco spazio di trattativa. Anche se l’unica possibilità di manovra dell’Amministrazione provinciale di Latina è quella di “trattare” con il Commissario Sottile sulle quantità di rifiuti che dovrebbero essere trasferiti nelle discariche pontine.
Ma il Sindaco De Meo e il Presidente Cusani, nella loro flebile alzata di scudi contro il Decreto Clini, dimenticano volutamente di dichiarare quali sono le chiare e gravi responsabilità di Alemanno e della Polverini, che hanno comportato questo stato di fatto.
In questi anni sia Alemanno che la Polverini non sono stati capaci di mettere mano concretamente alla realizzazione di un piano della gestione dei rifiuti.
Dopo i fallimenti della Giunta regionale a guida Polverini per quel che riguarda la sanità, il trasporto pubblico regionale, i servizi sociali e l’assistenza alla fasce più deboli, il rilancio dell’economia e la difesa dell’occupazione, si chiude il cerchio con la certificazione del fallimento -avvenuta per Decreto ministeriale- della gestione dei rifiuti.
E’ per questo che siamo sempre più convinti che il nostro Comune dovrà realizzare il sistema di raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti. A tal riguardo le determine dirigenziali che hanno prorogato fino al 31 maggio prossimo alla De Vizia Transfer e alla Indeco, i servizi di raccolta e smaltimento in discarica dei rifiuti, starebbe a dimostrare che l’Amministrazione De Meo sarà in grado di mantenere l’impegno preso di far partire il servizio di raccolta differenziata entro la metà di quest’anno. Come Partito Democratico torniamo a chiedere la convocazione della Commissione consiliare ambiente per valutare attentamente i risvolti sulle tasche dei cittadini a seguito dell’applicazione della TARES a partire da quest’anno.
Bruno Fiore, Consigliere comunale del Partito Democratico