Il parco pubblico in Via Mola Santa Maria continua ad esser mantenuto in uno stato di degrado ambientale assoluto, di insicurezza per la incolumità della salute.
A circa 4 mesi dall’ordinanza sindacale n. 22 del 16 marzo scorso che ne disponeva la chiusura con divieto di ingresso e di stanziamento al suo interno a seguito della emergenza sanitaria, mai nessuna opera di cura e di manutenzione è stata eseguita da parte di chi risulta titolare della sua gestione.
Emerge evidente la responsabilità di chi ha lasciato il Parco in uno stato di totale incuria, assumendo tale comportamento rilievo di estrema gravità proprio in presenza della drammatica crisi sanitaria causata dal diffondersi del virus covid, ed in cui la figura del Sindaco assume un ruolo essenziale per far fronte a situazioni di emergenza espressamente individuate dal Testo Unico degli Enti Locali.
In particolare l’art. 50 comma 5 del Testo indicato prevede che “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale” il sindaco ha il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
La stessa giurisprudenza ha più volte precisato come l’art. 54 del Testo Unico richiamato abbia determinato un allargamento in capo al sindaco delle ordinanze contingibili ed urgenti che possono essere emanate non solo per motivi di sicurezza pubblica ma anche e soprattutto al fine di prevenire ed eliminare pericoli che minacciano l’ambiente, l’incolumità dei cittadini.
Orbene, gravissima è risultata l’inerzia del sindaco e della sua giunta nell’ignorare lo stato di grave degrado ambientale ed igienico sanitario in cui è stato abbandonato il Parco durante i quattro mesi dalla chiusura, considerato altresi che la recinzione dello stesso è facilmente superabile, scavalcabile, da parte di chiunque e d in modo particolare dalle giovani età, con grave rischio di infezioni e contaminazioni varie.
Che a circa una settimana dalla emissione dell’ordinanza sindacale n. 42 del 1 luglio, di revoca della precedente, l’intera area del Parco continui a restare chiusa in assenza di alcun intervento di rimozione del gravissimo stato di degrado ambientale ed igienico-sanitario, testimonia la gravissima condotta di un’amministrazione comunale che da un decennio ha prodotto solo danni incalcolabili.
coalizione civica
(Luigi Parisella, candidato sindaco)