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Fondi. Dopo l’approvazione dell’atto Asl, il pianto di De Meo

scritto da Redazione
Fondi. Dopo l’approvazione dell’atto Asl, il pianto di De Meo

Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo esprime le sue valutazioni a seguito della Conferenza dei Sindaci svoltasi a Latina nella giornata di ieri, Lunedì 1 Dicembre, per l’analisi del Piano Strategico Aziendale 2014-2016 e dell’Atto Aziendale: «Nonostante la deliberazione assunta all’unanimità dal Consiglio comunale di Fondi, con cui si chiedeva l’inserimento del “San Giovanni di Dio” nella rete dell’emergenza, in ragione della individuazione del nosocomio fondano nella rete provinciale, purtroppo dobbiamo constatare che il Direttore Generale della ASL di Latina Michele Caporossi ha inserito invece nel solo Piano Strategico una semplice previsione di Pronto Soccorso Generale a supporto dell’Ostetricia-Ginecologia e di Pediatria. Di fatto l’ospedale di Fondi non vedrà un reale potenziamento dei servizi, considerato che nel momento in cui l’Atto Aziendale sarà approvato dal Commissario ad acta per la Sanità regionale Nicola Zingaretti ci ritroveremo nella stessa grave situazione attuale, ossia un funzionamento H6 nella fascia oraria 8.00/14.00 del nostro nosocomio. Nonostante che nel corso degli incontri preliminari il DG Caporossi mi avesse rassicurato sul futuro assetto dell’ospedale fondano nell’ambito della rete proposta, non posso non esprimere forte preoccupazione poiché tali rassicurazioni non troveranno nell’immediato alcun riscontro e anche in futuro non saranno tali da garantire una funzionalità effettiva del “San Giovanni di Dio” nella rete dell’emergenza. Il mio voto di astensione sul Piano Strategico e l’Atto Aziendale, unitamente ai Sindaci del comprensorio, è da intendersi come un ulteriore appello affinché lo stesso DG Caporossi voglia far propria la nostra richiesta e sostenerla convintamente nei confronti del Commissario Zingaretti e se necessario anche nei confronti del Governo affinché si acquisti consapevolezza che l’applicazione di rigidi parametri dettati dall’esigenza del Piano di rientro non sempre corrispondono alle esigenze dei territori. Infatti le perplessità sempre rappresentate nascono dal fatto che il modello di rete proposto non si coniuga con le caratteristiche antropiche e morfologiche della nostra provincia e le correzioni apportate in Conferenza dei Sindaci hanno riguardato esclusivamente Formia e Latina, lasciando invece l’area centrale di riferimento di Fondi e Terracina senza alcun riscontro. Ancora una volta assistiamo ad una “non decisione” sugli ospedali di Fondi e Terracina, che rimangono non definiti in modo specifico, restando esclusi da interventi concreti tesi al riconoscimento degli stessi nel contesto provinciale. Per il futuro si prevedono investimenti in nuove strutture, che dovranno trovare una copertura finanziaria che considero altamente improbabile, e nuove attivazioni di servizi e strutture che lo stesso Piano programmatico subordina al reperimento delle relative risorse. Noi crediamo che non siano queste le reali necessità dei nostri territori e dovrebbero essere piuttosto privilegiati il potenziamento delle strutture esistenti e il rafforzamento dell’area dell’emergenza».

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