Si è tenuta presso la sala consiliare “Luigi Einaudi”, la conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio Giulio Mastrobattista e fortemente voluta dal sindaco di Fondi Beniamino Maschietto per affrontare il tema della sicurezza territoriale.
In apertura dei lavori il primo cittadino ha illustrato ai rappresentanti dei gruppi politici presenti i dettagli del vertice sullo stesso tema che si è tenuto ieri in Prefettura alla presenza di tutte le forze dell’ordine provinciali. Questa mattina hanno invece preso parte all’assemblea il vice questore nonché dirigente del Commissariato di Polizia di Fondi Raffaele Iasi e il sostituto commissario Tommaso Malandruccolo i quali hanno illustrato i dati sulla criminalità locale relativi al 2022 e al 2023. Come emerso anche ieri dal vertice in Prefettura, i numeri non parlano di un incremento degli episodi criminosi a Fondi, in parte anche perché purtroppo persiste la tendenza a non denunciare. I consiglieri hanno formulato domande e avanzato proposte nei limiti, naturalmente, di quanto compete alle forze politiche.
È emersa la necessità di implementare ulteriormente il sistema di videosorveglianza cittadino, cosa che l’amministrazione ha fatto e sta continuando a fare rispondendo a bandi e avvisi di enti sovracomunali, ma soprattutto la necessità di digitalizzare il sistema a tal punto da rendere le immagini immediatamente disponibili a tutte le forze dell’ordine.
«Devo dire che c’è grande collaborazione con la Polizia Locale che attualmente gestisce le telecamere – ha spiegato il vice questore Iasi – ma poter accedere alle immagini in tempo reale e in remoto accelererebbe senz’altro molte azioni investigative. Per quanto riguarda il lettore di targhe – ha aggiunto lo stesso rispondendo ad una domanda specifica – sarebbe molto utile se fosse anche collegato con il sistema del ministero dell’Interno. A quel punto saremmo in grado di intercettare in tempo reale auto sospette o precedentemente segnalate». Si è poi parlato dei sistemi di messaggistica che se da una parte consentono di far circolare informazioni molto rapidamente dall’altra finiscono spesso per istigare fenomeni pericolosi come le ronde, azioni di autodifesa dalle conseguenze imprevedibili e persino episodi al limite del paradossale come quello di tre malcapitati uomini nei giorni scorsi etichettati dai social come ladri mentre stavano effettuando un sopralluogo lavorativo.
Il vice questore Iasi si è inoltre reso disponibile a partecipare a nuovi incontri, in centro come in periferia, sulla falsariga di quello che si è tenuto San Magno, ma anche nelle scuole o nei centri anziani. Fare prevenzione, ossia rendere le persone in un certo senso più scaltre, resta infatti uno dei metodi più efficaci per evitare alcuni tipi di furti ma anche e soprattutto truffe e raggiri.
Iasi ha infine spiegato come alcuni dei metodi suggeriti, come una chat per rapide e tempestive comunicazioni interforze, già esista e che gli stessi social spesso forniscano buone dritte.
«Gli argomenti odierni – ha concluso il sindaco – per me e per i miei colleghi, così come per tutte le forze dell’ordine e per il prefetto, sono oggetto di aggiornamenti settimanali se non addirittura quotidiani ma ritengo che incontri come questo, svoltosi in un clima costruttivo e propositivo, possano essere utili anche e soprattutto per rafforzare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini e tenere alta l’attenzione sul tema della microcriminalità».
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