L’11esima Edizione annuale promossa dalla Fintred di Latina ha concluso nel primo pomeriggio di domenica 17 dicembre, i lavori sul “Futuro del Trapianto di Rene”, presso l’Hotel Miralago in Sperlonga.
La città di Fondi, sede della Fintred di Latina, tramite Giuseppe Iacovelli, quale presidente nazionale dell’Associazione, si pone annualmente sulla scena nazionale sul tema del trapianto, sul suo divenire, in presenza dei più autorevoli medici, dirigenti e direttori dei centri nazionali della chirurgia trapiantologica.
Novità interessanti sono emerse dagli interventi degli illustri ospiti, con la regia del prof. Francesco Pisani, presidente Onorario della Fintred nazionale.
Le tecniche innovative, gli studi e le ricerche inerenti la vita del trapiantato sui temi della dialisi, della insufficienza renale, delle tecniche chirurgiche, della terapia del rigetto, dei nuovi farmaci, del rilevate problema dell’accesso alle liste di attesa e ai molteplici esami cui sottoporsi in presenza di “complessità clinica” dei candidati ad esse. E ciò produce una notevole aumento delle fasi di dialisi con aggravamenti delle condizioni di salute del dializzante.
Peraltro, Il limite normativo dell’iscrizione in una unica lista di attesa costituisce una irragionevole scelta che aggrava ancor più la differenza tra regioni virtuose del nord e quelle penalizzate del centro-sud d’Italia.
Ma ancora altri temi di attualità sono stati trattati, come l’utilizzo delle nanoparticelle. Trattasi di un’innovativa procedura di conservazione di un fegato umano, che gli consente di restare perfettamente vitale a 37°C fuori dal corpo e, una volta sottoposto a un trattamento antiossidante con nanoparticelle, è in grado di restare in ottime condizioni fisiologiche più a lungo di quanto accada con le attuali procedure.
Questa sapiente combinazione di perfusione d’organo ex-situ e nanotecnologie apre nuovi scenari, in quanto con l’aiuto delle nanoparticelle – macromolecole di natura organica o inorganica delle dimensioni dell’ordine di un miliardesimo di metro utili per la somministrazione di farmaci o materiale genetico, nelle cellule bersaglio – si potrà aumentare il numero e la qualità degli organi disponibili per i trapianti.
Altra interessante indicazione esposta nel Convegno è il ricorso all’uso del bioreattore che consente di rimuovere le sostanze tossiche dal sangue e realizza altre funzioni del rene in quanto contiene anche alcune cellule renali. Queste si trovano all’interno di un bioreattore, struttura che le protegge dal sistema immunitario della persona, evitando il rigetto.
Onde sopperire alla incompatibilità tra donante e ricevente il trapianto cosiddetto “cross-over ” può essere attuato quando vi sono almeno due coppie, ciascuna delle quali è composta da un paziente in attesa di trapianto di rene e da una persona a lui consanguinea o affettivamente vicina (“emotionally related”) disposta alla donazione, ma biologicamente incompatibile.
Non sono mancati riferimenti alle nuove tecniche della chirurgia laparascopica e robotica, nonché all’utilizzo degli animali in tema di trapianto.
Uno sguardo attento dello stato dell’arte dell’Asl di Latina riguardo agli 11 centri per dializzati; la presa in carico dei pazienti; il protocollo per la messa in lista di attesa, pone interrogativi urgenti alle decisioni di politica socio-sanitaria nella nostra Provincia.
Testimonianze significative sono avvenute da parte delle Associazioni di Volontariato AIDO e Malati di reni.
A Giuseppe Iacovelli, gli onori ed oneri di conclusione del lodevole Evento annuale.
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