Si è svolta nella mattinata odierna la Seduta Pubblica Straordinaria del Consiglio comunale che, dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, ha visto l’approvazione all’unanimità del P.U.A. – Piano di Utilizzo Aziendale relativamente alla ditta Azienda Agricola Serone Mauro.
Il Piano di Utilizzo Aziendale è una procedura amministrativa prevista dalla Legge Regionale 38 del 1999 che concede agli agricoltori la possibilità di ampliare o realizzare fabbricati necessari per lo sviluppo dell’attività agricola quando non previsto dalle norme urbanistiche. Tale procedura, in deroga alle suddette norme, consente pertanto di favorire l’agricoltura e coloro che vivono di questa importantissima attività economica.
In seguito l’assise ha approvato la variante urbanistica adottata con la procedura SUAP – Sportello Unico Attività Produttive presentata dalla Ditta Capotosto Enzo e alla quale la Regione Lazio in sede di conferenza di servizi ha espresso parere favorevole. Le alienazioni di terreni gravati da uso civico previste dall’ordine del giorno sono state ratificate con i 17 voti favorevoli della maggioranza, il voto contrario di Bruno Fiore e l’astensione degli altri Consiglieri di minoranza.
Sul punto all’odg sul Regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile ha relazionato il Consigliere di minoranza Giancarlo Di Manno, componente del GTV – Gruppo Tecnico di Valutazione con il Consigliere di maggioranza Claudio Spagnardi, il Dirigente Urbanistica e Territorio, il Dirigente LL.PP. e Ambiente e un rappresentante dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio. Il GTV è stato incaricato di redigere il Regolamento, approvato nel 2011 ma impugnato al TAR da alcune compagnie telefoniche. Con l’approvazione del nuovo Regolamento sono stati eliminati quei rilievi che rischiavano di inficiarlo, prevedendo inoltre l’installazione di antenne sulla proprietà pubblica al fine di poter beneficiare degli introiti dei canoni. Il Sindaco è intervenuto per ringraziare il GTV per il lavoro svolto, che ha consentito l’apertura di un tavolo di concertazione con i gestori: «Poiché la normativa nazionale sul tema riduce notevolmente l’ambito di prerogativa degli Enti locali, il Regolamento riconduce al Comune la prerogativa di controllo e prevede altresì una delocalizzazione degli impianti esistenti». Il Sindaco ha poi sottolineato come gli eventuali dei canoni derivanti da una possibile delocalizzazione degli impianti dalle proprietà private a quelle pubbliche consentirebbero attività di monitoraggio sulla qualità dei siti dove sono insediate le stazioni radiomobili.
L’ultimo punto all’odg è consistito nelle interpellanze e interrogazioni dei Consiglieri. Luigi Parisella ha letto una mozione, approvata all’unanimità, che auspica la fine delle sanzioni contro la Federazione Russa da parte del Governo italiano e dell’Unione Europea, auspicando il superamento della «logica da guerra fredda, poiché solo il dialogo ed il confronto politico possono riprendere il processo di pace e portare alla soluzione dei problemi».
Elisabetta Giuliano ha presentato un’interrogazione relativa all’installazione di recinzioni, lucchetti e limitatori di transito su aree pubbliche da parte di privati. Il Sindaco ha invitato il Consigliere a chiedere riscontro direttamente agli Uffici, trattandosi di questioni specifiche. Bruno Fiore ha presentato un’interrogazione orale chiedendo di conoscere i dati relativi alle pratiche di condono edilizio giacenti e a quelle effettivamente evase.
Vincenzo Trani ha interpellato il Sindaco su alcune questioni, tra cui interventi urgenti sulla viabilità nella zona a mare e la situazione di pericolo costituita dalla torre dell’ex acquedotto sita al Salto di Fondi, interessata dalla caduta di mattoni di rivestimento su via S. Antonio. De Meo ha reso noto il sollecito che il Comandante PL dott. Acquaro ha rivolto all’Autorità delle Opere Pubbliche, che è emanazione della Direzione Regionale Ambiente, quest’ultima più volte sollecitata ad intervenire anche su altre questioni relative a rischi idrogeologici sul territorio comunale che sinora non hanno ottenuto alcun riscontro: «Comunque, la prossima settimana sarà effettuato un intervento a cura ed opera dell’Amministrazione comunale, anche se non saremmo tenuti a farlo non avendo la proprietà della torre, che sinora non abbiamo potuto attuare a causa delle avverse condizioni meteorologiche». Al tempo stesso il Sindaco ha garantito di sollecitare gli Uffici competenti ad interventi di manutenzione urgente sulla viabilità.
In seguito Trani ha chiesto al primo cittadino i motivi del voto contrario che il Comune di Fondi, così come la Regione Lazio e la Camera di Commercio, ha espresso sul bilancio 2013 della MOF SpA. De Meo ha delucidato il Consigliere Trani e l’intera assise sulle ragioni di tale voto contrario, espresso «in quanto non condividiamo l’architettura finanziaria che è stata prospettata e volendo fare anche un rilievo nei confronti della Regione Lazio, cui abbiamo chiesto per l’ennesima volta di accelerare i tempi di approvazione del piano economico-finanziario. Io continuo a non considerare questo piano come la soluzione ai problemi che vive il Mercato, poiché non è sufficiente a prendere il controllo della società. Si tratta infatti di ristrutturare il debito della IMOF e far sì che la condizione finanziaria ritorni in una condizione di stabilità. Nell’ultima versione il piano prevede che la Regione Lazio debba assumere nel corso degli anni un impegno finanziario per la ricapitalizzazione, somme che la stessa Regione aveva assunto l’onere di restituire per le migliorie apportate dalla IMOF sulla proprietà della Regione medesima, ovvero sull’area del vecchio mercato. Nonostante lo sforzo finanziario previsto, che vedrebbe comunque riportare alla normalità le condizioni finanziarie dell’ente gestore e dare seguito al processo d’incorporazione IMOF-MOF previsto già nel lontano 1994, lo scenario che si prefigura vedrà i soci pubblici, compreso il Comune, con un peso insignificante rispetto a privati che continueranno a governare.
Su questa situazione incombe anche l’impugnativa verso il lodo, che la IMOF ha operato e che il Comune non ha condiviso, votando contro nel corso di un’assemblea alla quale purtroppo non era presente la Regione, poiché tale impugnativa complica ulteriormente la situazione senza apportare nulla di nuovo. La Regione subordina l’approvazione del piano economico-finanziario ad una contestuale rinuncia del lodo arbitrale, rinuncia che i soci privati hanno annunciato ma che avverrà solo quando la Regione Lazio approverà un atto di Giunta che formalizzerà i propri impegni. A fronte di tale scenario il Comune di Fondi non intende nominare il proprio rappresentante fino a quando la Regione non formalizzerà l’approvazione del piano economico- finanziario. Abbiamo formulato richiesta di revisione dello Statuto societario, che sinora non ha sortito alcun effetto. Il silenzio della Regione su tutto questo credo sia motivato dall’intenzione di uscire dalle società partecipate, ivi compresa quella del MOF, ammesso che ciò sia possibile. La questione resta delicata. Il ruolo tecnico dell’Assessore al Bilancio Alessandra Sartore, alla quale riconosco di aver ben operato, si è comunque esaurito, ora la palla passa all’Ufficio di gabinetto del Presidente Zingaretti per poter giungere alle battute finali. Comunque se è questo l’atteggiamento che la Regione Lazio intende assumere nei confronti della società MOF devo dire che è ben poco, perché il piano proposto ha ben poco di promozione e valorizzazione. Esso appare più come un escamotage tecnico per rimettere in tranquillità la situazione finanziaria della società ma non vi intravediamo alcuna azione di sviluppo di una realtà che ancora continua ad essere un punto di riferimento nell’economia regionale. Un reale cambiamento sarebbe possibile solo rivedendo i ruoli, perché una presenza forte dei soci pubblici può fungere da stimolo per i privati, il cui ruolo è stato sì importante, ma che ora devono saper rimettere in discussione la governance nell’interesse di tutti gli operatori».
Trani ha infine letto in aula un messaggio di congratulazioni rivolte al Sindaco per la nomina a componente del Comitato europeo delle Regioni. De Meo ha ringraziato Trani per le felicitazioni, specificando che l’incarico gli consente di rappresentare, insieme al Sindaco di Roma Marino e al Presidente della Regione Zingaretti, il territorio laziale in seno ad un organo consultivo di 24 componenti italiani che permette anche di conoscere in anteprima le determinazioni dalla Comunità Europea: «Tra queste figura la programmazione dei Fondi Strutturali Europei POR-FESR 2014-2020, ormai in via di definizione, che vedranno anche il Comune di Fondi partecipare con l’auspicio che ciò potrà consentirci, così come avvenuto con il P.L.U.S., di raggiungere altri obiettivi che si è prefissa questa Amministrazione».