La Seduta Pubblica Straordinaria di Consiglio comunale svoltasi nella serata di Lunedì 17 Novembre u.s. ha visto approvare inizialmente i verbali della seduta precedente.
In seguito il Consigliere Elisabetta Giuliano ha annunciato la costituzione del gruppo consiliare NCD – Nuovo Centro Destra di cui fanno parte anche Giovanni Trani e Luigi Parisella.
Si è poi passati alla ratifica della variazione di bilancio adottata dalla Giunta Municipale, in via d’urgenza, con deliberazione n°409 del 21 Ottobre 2014. L’Assessore al Bilancio Vincenzo Capasso ha relazionato sulle entrate sovracomunali iscritte nel bilancio e il punto è stato successivamente approvato con 17 voti favorevoli e 10 contrari.
Dopo la relazione del Segretario comunale Francesco Loricchio sono state approvate anche le modifiche al Regolamento degli Organi – articolo 59 comma 2 e articolo 50 comma 5.
Tra le varie interpellanze ed interrogazioni, cui il Sindaco Salvatore De Meo ha dato pronta risposta, di stretta attualità quella formulata da Carlo Saccoccio sull’Atto aziendale recentemente presentato ai Sindaci dal DG della SL di Latina: un documento che, secondo Saccoccio, se dovesse essere adottato senza modifiche «metterebbe la parola fine all’attività del nostro ospedale e pertanto chiedo al Sindaco maggiori delucidazioni. Mi ritengo insoddisfatto del trattamento che la Regione Lazio ha destinato alla nostra provincia in tema di assistenza ospedaliera e propongo di valutare l’ipotesi di convocare un Consiglio comunale straordinario sull’argomento».
Nella sua lunga replica, il Sindaco De Meo ha ricapitolato le varie fasi di un percorso iniziato nell’Ottobre 2013 con la trasmissione al Commissario ad acta per la Sanità regionale Nicola Zingaretti e ai DG della ASL di Latina succedutisi, Renato Sponzilli e Michele Caporossi, del documento unitario dei Sindaci del comprensorio e, in seguito, del documento di Consiglio comunale approvato all’unanimità.
De Meo ha rivendicato la battaglia a difesa del territorio e del Presidio Centro, visto sempre come risorsa e per il quale è stata più volte formulata richiesta di potenziamento: «Ad un certo punto sembrava che la Direzione Generale della ASL avesse accolto tale proposito, e in tal senso l’incontro tenutosi presso il Comune di Fondi lasciava ben sperare. La nostra speranza era che il DS Cordoni e il DG Caporossi avrebbero formulato una proposta congrua, ora invece si profila uno scenario drammatico per il nosocomio di Fondi e il nostro Presidio. Il lavoro svolto per la redazione dell’Atto aziendale e del Piano strategico è stato certamente articolato e difficile ma non possiamo nascondere la nostra profonda delusione e il timore per il futuro. Tra l’altro le bozze ci sono state sottoposte chiedendoci l’approvazione a stretto giro di posta, mentre i Sindaci del distretto stavano formulando una proposta unitaria di potenziamento dei servizi collaterali, purtroppo da alcuni mesi ridotti H6 a Fondi. La verità è che paghiamo ancora oggi lo scotto dell’individuazione nell’Atto aziendale a firma Coiro, datato 2008, dell’ospedale Fiorini quale area dell’emergenza. La proposta di Atto aziendale che ci hanno da poco sottoposto è una beffa e non può essere accettata, non si prevede il rilancio del Presidio Centro e dell’ospedale di Fondi mentre si prospetta addirittura l’apertura di una Casa della Salute nella nostra città. In fase di valutazione e di successivo voto sulla proposta di Atto aziendale la forza dei Sindaci sarà quella di rimanere uniti, se ci divideremo ancora una volta questa provincia sarà mortificata. Avanzerò una richiesta di modifica alla proposta di Atto aziendale con un Pronto Soccorso H24 anche a Fondi supportato dai relativi servizi e il ripristino delle UOC di Ginecologia e Ortopedia nei nosocomi di Fondi e Terracina. Questo territorio non può più tollerare tagli lineari, ha invece bisogno di investimenti».