Ma purtroppo non è così, noi con la gente ci parliamo e la gente ci chiede di intervenire. Per questo motivo, dopo diverse sollecitazioni dei cittadini, abbiamo deciso di fare un sopralluogo al Mercato Coperto, quello sito in via Gioberti, di recente ristrutturazione a suon di centinaia di migliaia di euro pubblici e con tanto di inaugurazione fatta in grande stile. Abbiamo parlato, perché noi con la gente ci parliamo e non siamo autoreferenziali, sia con gli operatori che con i frequentatori del complesso.
Appena giunti non si poteva non notare l’appariscente ingresso, posto in via Gobetti, che a guardarlo fa presagire un complesso moderno e capiente. Il problema sorge all’interno, dove obiettivamente grandi cambiamenti non ce ne sono stati se non in negativo per gli operatori e per il pubblico: i “banchetti” laterali sono stati sostituiti da dei box (in attesa di assegnazione con il prossimo bando…) che hanno rubato spazio all’intera area centrale. Ricordando che il senso storico del Mercato Coperto è quello di offrire alla popolazione l’acquisto direttamente dal produttore dei prodotti del nostro territorio, privilegiando la vendita di prodotti alimentari quanto più freschi possibile e a Km zero, la domanda che ci poniamo è: i box saranno destinati alla vendita di ortofrutta a km 0? Oppure saranno destinati ad attività commerciali come fossero normali generi alimentari? Potrebbe andarci bene pure questo, ma non sono stati certamente avvantaggiati i classici produttori del Made in Fondi, maggiormente colpiti da questa rivoluzione al Mercato Coperto. Infatti gli stalli sono stati riposizionati in maniera certamente scomoda, accalcati tutti insieme, che si intralciano quando lavorano “spalla a spalla” e soprattutto senza possibilità di posizionare i contenitori vuoti nelle proprie vicinanze e anzi minacciati di sanzione qualora uscano fuori dallo spazio assegnato (anche se in quel momento non c’è nessuno). Tanto tuonò che piovve: domenica scorsa tanti produttori hanno preferito non fare mercato, perché non vi è convenienza nel vendere pochi chili di ortofrutta, obbligati a stare in pochi metri quadrati e con la minaccia di subire una ammenda!
Ricordando l’appariscente ingresso ci si aspetta una struttura completamente rinnovata anche internamente. Invece la pavimentazione è rimasta la stessa, vecchia probabilmente di oltre 50 anni. Addirittura ci è stato riferito che non pochi giorni fa la stessa pavimentazione, sollevata dall’umidità, sia stata la causa di una rocambolesca caduta di una signora di passaggio. E cosa si fa? Si corre ai ripari togliendo il metro quadrato di mattonata per ripristinarla con cemento industriale (è impossibile trovare le stesse mattonelle…), così come in altri punti, in pieno stile “arlecchiniano” in un complesso appena ristrutturato. Impensabile in questa situazione un intervento per la pavimentazione, buon senso direbbe di farlo prima di montare i nuovi box! Pensare poi che, per l’esecuzione dei lavori, i poveri produttori siano stati spostati per sei lunghi mesi (gennaio/giugno…) presso il parcheggio dello stadio comunale, abbandonati al loro destino e con attrezzature improvvisate, sotto il freddo invernale, le bufere primaverili e la calura estiva, probabilmente meritavano qualcosa in più e non le minacce di sanzioni oppure spazi dimezzati con box vuoti, bagni invariati e senza una vaschetta decente per poter lavare l’ortofrutta che, ricordiamolo, dai terreni nostrani dovrebbe arrivare, proprio attraverso il Mercato Coperto, direttamente sui banchetti delle vendite per i consumatori!
Notiamo però che a Fondi i corsi e ricorsi storici sono una costante: dopo i box auto invenduti nel parcheggio sotterraneo presso l’Anfiteatro ci saranno anche box non occupati al Mercato Coperto? Chi vivrà vedrà, ma i presupposti al momento non depongono a favore dell’Amministrazione.
Fondi in Azione propone la redistribuzione degli spazi offerti ai produttori del Mercato Coperto, in maniera coscienziosa, e funzionali all’unica finalità di assistere gli attuali produttori e non farli scappare, invogliando i più giovani a continuare l’opera dei produttori più anziani. Si deve fare in modo che i prodotti Made in Fondi siano una specie di icona almeno per i cittadini fondani. Ultima nuova: ci è stato riferito che si sono viste infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto. In questo caso ci riserviamo la facoltà di non rispondere perché domenica non pioveva. Ci sentiamo però di non escludere tale ulteriore problematica, visto quanto ampiamente documentato. Al fine di non farci additare come sprovveduti o ciarlatani, invitiamo chiunque lo voglia a recarsi, per pura curiosità, al Nuovo Mercato Coperto e smentire quanto detto sinora.
I commenti non sono chiusi.