Le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone a Sky TG24 in merito all’attività del clan dei casalesi riguardanti lo smaltimento illegale di rifiuti tossici e nocivi non rappresentano sicuramente una “notizia”, nel senso che vengono ribadite cose note e risapute da molti anni.
Ma il merito di questa intervista, andata in onda oggi in uno speciale curato da Paolo Chiarella e Chiara Cerqueti su Sky TG24, sta nel fatto che vengono ripresi con drammaticità fatti che riguardano direttamente il sud pontino da Formia a Sabaudia.
Carmine Schiavone, nella sua intervista ha accusato ministri, magistrati e forze dell’ordine ed ha ipotizzato la morte di ben 5 milioni di persone per tumori conseguenti all’inquinamento ambientale determinato dall’interramento dei rifiuti tossici.
Cinque milioni di persone, nei territori del Lazio, Campania e Molise, che starebbero per morire o dovrebbero morire.
Carmine Schiavone, in un passaggio dell’intervista, dichiara che vi erano all’epoca collegamenti diretti tra il clan dei casalesi ed i fratelli Tripodo. Anzi, lo Schiavone parla dei Tripodo come dei suoi figliocci e che tramite gli stessi riusciva ad avere i contatti politici necessari a Fondi e nelle zone limitrofe. Contatti che riguardavano tutti i livelli amministrativi: da quello comunale e provinciale, a quelli regionali e nazionali.
Questi fatti erano già agli atti anche nel procedimento Damasco.
Davanti a queste dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, ritenuto dagli inquirenti attendibile, fino ad oggi si è assistito ad un silenzio assordante.
La tecnica utilizzata dal clan per “smalitire” i rifiuti tossici e nocivi provenienti dal centro nord dell’Italia e i fanghi nucleari provenienti dalla Francia e dalla Germania, era quella dell’interramento nelle campagne e nelle cave di sabbia.
Nel Comune di Fondi come Partito Democratico abbiamo sollevato con forza la necessità di operare una bonifica integrale della discarica di Quarto Iannotta e di provvedere ad un carotaggio approfondito per verificare cosa è stato conferito in quella discarica incontrollata. Nonostante le nostre denunce, fino ad oggi, quasi nulla è stato fatto in tal senso.
A seguito di quanto dichiarato da Carmine Schiavone chiediamo che si proceda ad una verifica puntuale non solo della discarica abbandonata di Quarto Iannotta, ma anche delle diverse cave di pietra dismesse presenti sul territorio del nostro Comune. A tal riguardo, abbiamo avuto segnalazioni di interramenti di rifiuti tossici e nocivi in questi siti abbandonati da anni.
Non può essere considerato un caso se i cittadini di Fondi e del suo comprensorio presentano una alta percentuale di malati affetti dal cancro alla tiroide, sono centinaia i casi acclarati ed essi continuano ad aumentare sempre più.
Bruno Fiore, Consigliere comunale del Partito Democratico