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Fondi. Laboratorio analisi dell’ospedale San Giovanni di Dio, il decreto Zingaretti è carta straccia

scritto da Redazione
Fondi. Laboratorio analisi dell’ospedale San Giovanni di Dio, il decreto Zingaretti è carta straccia

E’ rimasto imprigionato nel labirinto della sanità regionale (pontina) il decreto del 2 luglio scorso di Nicola Zingaretti, sulla riorganizzazione della rete regionale dei laboratori di analisi pubblici e privati, in base al quale il laboratorio di analisi dell’ospedale di Fondi doveva essere attivo in urgenza h24 al giorno, con la presenza del relativo personale dirigente e tecnico-sanitario.
Ma a tuttoggi il laboratorio di Fondi continua ad operare a tempo ridotto, dalle 8 alle 14 o per il meglio fino alle 20. Il mandato di Zingaretti ai direttori generali di “dare puntuale e corretta applicazione alle disposizioni previste e di conseguire gli obiettivi organizzativi e gestionale ivi contenuti”, si è purtroppo rivelato mera “carta straccia”, comando caduto nel vuoto.
Eppure l’emanazione di tale decreto ha presupposto e preso atto della complessità ed analiticità dei dati gestionali e organizzativi dei laboratori, forniti alle strutture dirigenziali regionali e allo stesso Zingaretti, quale commissario ad acta.
Un apposito Nucleo Operativo Tecnico, istituito dalla regione Lazio ha avuto il compito di coordinare le azioni e monitorare l’attuazione dei processi di gestione in relazione al nuovo modello organizzativo in rete, compito svolto di concerto con un Tavolo di lavoro composto dai direttori generali delle aziende sanitarie al fine di analizzare eventuali problematiche relative alla fase attuativa della riorganizzazione.
Ma a distanza di ben 5 mesi dal decreto il laboratorio analisi di Fondi è il solo ad essere penalizzato con gravi disagi sul centro prelievo ospedaliero e sulle modalità e sui tempi del sistema di trasporto dei campioni biologici per le finalità di indagini diagnostiche.
E’ la stessa area emergenziale ospedaliera che viene minata con rilevanti rischi per la salute dei pazienti.
Ebbene, come si spiega tutto ciò? Quali ostacoli di natura organizzativa e gestionale sono da imputare? E a chi? Quali intrecci ed interessi corporativi si frappongono alla piena funzionalità del servizio considerato dal decreto Zingaretti attivo con urgenza h24?
Perché il sindaco De Meo, quale “autorità sanitaria locale”, a tutela di un diritto costituzionale, non indossa la “fascia istituzionale”, al fine di esercitare con determinazione il suo ruolo di massimo organo politico della città e pretendere il rispetto e l’applicazione del citato decreto Zingaretti?
Basta, signor sindaco con il gioco delle parti. Basta, signor sindaco, “sparare a salve” con un mero approccio burocratico finora tenuto nei confronti di promesse mai mantenute dalla regione Lazio, il cui unico effetto consiste nel depotenziamento dell’intera struttura ospedaliera dell’area fondana.
A tal fine risulta inspiegabile, signor sindaco, il suo voto di astensione su di un atto aziendale, che a detta dei suoi stessi amici di partito e del gruppo consiliare regionale del Pdl, “peggiora la situazione sul piano quantitativo e qualitativo, mentre vengono impoveriti i reparti del S. Giovanni di Dio rendendo inefficiente l’offerta sanitaria”.
Non meno grave risulta il comportamento del Partito democratico di Fondi, sempre obbediente alle scelte della regione Lazio, penalizzanti la sanità ospedaliera della nostra città. Proprio verso lo stesso laboratorio di analisi di Fondi, nonostante rientrasse appieno nei parametri qualitativi e quantitativi regionali, fu sancita inspiegabilmente la chiusura dall’ex manager Ilde Coiro, con atto deliberativo n. 285 del 5 dicembre 2008, senza che tale gravissima decisione suscitasse la reazione e la ferma indignazione del Pd locale.
Il laboratorio fu salvato solo in ragione della decisa azione politico-istituzionale dell’ex Sindaco Luigi Parisella nei confronti del governo regionale, nonché della vasta mobilitazione popolare con la raccolta di circa diecimila firme a difesa del servizio di analisi.

Fondi, 1 gennaio 2015 Movimento “Fondi ci chiama”

Gianfranco Antonetti
(candidato a sindaco)

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