Arriva puntuale e precisa la Delibera nr. 46/2013 del 27 giugno u.s. della CIVIT, organinismo del Ministero della Funzione Pubblica (Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle pubbliche amministrazioni – Attività Nazionale Anticorruzione) che scioglie qualsiasi dubbio riguardo all’efficacia nel tempo delle norme su inconferibilità e incompatibilità degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico di cui al D. Lgs. n. 39/2013.
Rispondendo ad una serie di quesiti posti da diverse amministrazioni pubbliche (Comuni, Unione Province Italiane, Province) e tra queste si segnala quello del Segretario generale del Comune di Gaeta, riguardanti la questione cruciale se le cause di incompatibilità e di inconferibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni, di cui al decreto legislativo n. 39/2013, abbiano effetto retrattivo rispetto a coloro che abbiano avuto incarichi precedentemente all’entrata in vigore del stesso decreto (4 maggio 2013), la CIVIT ha così deliberato:
“. . . la Commissione ritiene che il d.lgs. n. 39/2013 non pone alcun problema di retroattività e, conseguentemente, di violazione dell’invocato principio tempus regit actum. Le norme del decreto – in particolare, gli artt. da 4 a 8 – non incidono sulla validità del preesistente atto di conferimento degli incarichi, mentre ben può la legge sopravvenuta disciplinare ipotesi di incompatibilità tra incarichi e cariche con il conseguente obbligo di eliminare la situazione divenuta contra legem attraverso apposita procedura.
Gli incarichi e le cariche presi in esame dalla nuova disciplina sul punto, infatti, comportano l’espletamento di funzioni e di poteri che si protraggono nel tempo (quali, ad esempio, atti di gestione finanziaria, atti di amministrazione e gestione del personale, ecc.). Trattandosi di un “rapporto di durata”, dunque, il fatto che l’origine dell’incarico si situa in un momento anteriore non può giustificare il perdurare nel tempo di una situazione di contrasto con la norma, seppur sopravvenuta.
Deve concludersi, pertanto, nel senso che la nuova disciplina è di immediata applicazione. Ne deriva che non è in questione l’applicazione del principio della irretroattività della legge, quanto piuttosto l’eventuale differimento dell’efficacia delle norme sulla incompatibilità, che avrebbe richiesto una possibile ma necessariamente espressa previsione da parte del legislatore. Ma ciò non è avvenuto.
A conferma della soluzione ora esposta si deve rilevare come già nella legge delega sia prevista l’applicabilità delle disposizioni in tema di incompatibilità anche ad ipotesi di incarichi preesistenti.”
Questa delibera della CIVIT, che abbiamo riassunto per sinteticità del comunicato, taglia la testa al toro riguardo alle questioni che il Partito Democratico di Fondi ha sollevato per le incompatibilità di alcuni Dirigenti attualmente in forza presso il nostro Comune: Cosmo Mitrano e Francesco Loricchio; l’inconferibilità per i Dirigenti e responsabili di settori: Gianfranco Mariorenzi, Dario Leone e Pietro Munno.
Vediamo nel dettaglio le situazioni personali di questi dirigenti e responsabili di settori:
Dott. Cosmo Mitrano, Dirigente al Comune di Fondi Settore Bilancio e Finanze, Sindaco del Comune di Gaeta, Commissario straordinario del Parco regionale Riviera d’Ulisse in prorogatio, incompatibile ai sensi del D. Lgs. 39/2013, Art. 12, 4° comma, lett. b. Gli incarichi dirigenziali, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello provinciale o comunale sono incompatibili : . . . con la carica di componente di giunta o del consiglio di una provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di forma associativa tra Comuni avente la medesima popolazione, ricompresi nella stessa Regione dell’amministrazione locale che ha conferito l’incarico.
Dott. Francesco Loricchio, Segretario generale, Dirigente Servizi alla persona, Responsabile anticorruzione, Responsabile dell’ufficio per i procedimenti disciplinari, incompatibile alla luce di quanto previsto dalla circolare n. 1/2013 del Dipartimento della Funzione pubblica: “il responsabile della prevenzione della corruzione non può rivestire contemporaneamente il ruolo di responsabile dell’ufficio per i procedimenti disciplinari, versandosi in tale ipotesi in una situazione di potenziale conflitto di interessi”.
Ing. Gianfranco Mariorenzi, Dirigente all’Urbanistica, incarico inconferibile ai sensi del D.Lgs. 39/2013, Capo II – Inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione, Art. 3, comma 1. Non possono essere conferiti incarichi dirigenziali a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale.
Il riferimento è alla condanna in primo e secondo grado nel processo Damasco 2, per abuso d’ufficio e corruzione posti in essere in danno dell’amministrazione comunale di Fondi. Condanna alla pena di anni 1 di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena; pena sospesa.
Dott. Leone Dario, responsabile Protezione civile, incarico inconferibile ai sensi del D.Lgs. 39/2013, Capo II – Inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione, Art. 3, comma 1. Non possono essere conferiti incarichi dirigenziali a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del lobro secondo del codice penale.
Il riferimento è alla condanna in primo e secondo grado nel processo Damasco 2.
Munno Pietro, responsabile Demanio, Inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione, ai sensi del D. Lgs. 39/2013, Capo II, Art. 3, comma 1. Non possono essere conferiti incarichi dirigenziali a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del lobro secondo del codice penale.
Il riferimento è alla condanna in primo e secondo grado nel processo Damasco 2.
Come si può vedere la platea dei dirigenti e responsabili di settori importanti nell’amministrazione comunale di Fondi è così vasta da porre seri problemi riguardo alla trasparenza e validità degli atti compiuti da questi funzionari. E’ indispensabile quindi, nell’interesse collettivo, rimuovere qualsiasi ostacolo al funzionamento della macchina amministrativa.
Pur comprendendo le difficoltà di porre rimedio a tale situazione, non vorremmo trovarci, nel prossimo futuro, davanti alla nullità di atti amministrativi compiuti da questi dirigenti.
Il Partito Democratico chiede, pertanto, alla luce di quanto deliberato dalla CIVIT, di risolvere nel più breve tempo possibile queste situazioni di incompatibilità ed inconferibilità.
Essendo stata convocata la Commissione Trasparenza per il prossimo 3 luglio, chiediamo alla Presidente di Commissione Maria Civita Paparello di integrare l’ordine del giorno con l’aggiornamento della discussione su questo importantissimo punto.
Bruno Fiore, Consigliere comunale del Partito Democratico
Rosaria Alfinito, Coordinatrice del Circolo Partito Democratico di Fondi