Soprattutto dopo che la SAIE ha invaso le case dei fondani dando per imminente l’inizio dei lavori, senza citare in alcun modo la sospensione dell’iter promossa dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici.
Proprio lo strano silenzio del Sindaco dopo la distribuzione di 18mila copie della rivista prodotta dalla stessa SAIE ha preoccupato e preoccupa, non solo il Comitato ma tutta la cittadinanza.
Dal microfono di Piazza Duomo il Comitato ha lanciato un appello alle associazioni di categoria, ai parroci, alle dirigenze scolastiche, alla Direzione del MOF, all’ASL, alle Associazioni Ambientaliste e Culturali affinché la mobilitazione cresca e raggiunga tutti, perché quella contro la realizzazione di un forno crematorio è una battaglia di ogni Fondano.
La domanda che ha chiuso gli interventi è stata emblematica: “Sindaco, lei e la sua maggioranza volete o non volete che a Fondi nasca un impianto di cremazione a fianco al Cimitero ed a due passi da Ospedale, scuole, parchi, case ed aziende agricole?”
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