La Procura di Roma ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Franco Fiorito, l’ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, accusato di peculato per essersi appropriato di oltre 1 milione e 300 mila euro dei fondi destinati al partito. Il processo davanti al tribunale è fissato per il prossimo 19 marzo. Oltre all’ex sindaco di Anagni processo con la stessa accusa anche gli ex capo segreteria del suo ufficio, Bruno Galassi e Pier Luigi Boschi. Fiorito si trova agli arresti, nel carcere di Regina Coeli, dal 2 ottobre scorso. Nel motivare il suo arresto il gip scrisse che “concreto ed attuale è il pericolo che possa tornare a compiere, se in libertà, delitti contro la pubblica amministrazione“. L’ex capogruppo “continua a ricoprire la qualifica di pubblico ufficiale, come anche a disporre del denaro pubblico“: condizioni che lo pongono nelle condizioni di poter replicare la “spoliazione” dei fondi destinati al gruppo. Secondo l’accusa Fiorito, avrebbe effettuato 193 bonifici per far confluire sui conti in Italia e all’estero 1 milione e 380 mila euro, parte dei 6 milioni movimentati nei due anni da capogruppo del Pdl.