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Fondi. Piazza delle Benedettine intitolata a Emilio Rosati

scritto da Redazione
Fondi. Piazza delle Benedettine intitolata a Emilio Rosati

Nel mese di Febbraio u.s. la Giunta comunale, facendo proprie le istanze di alcune Associazioni cittadine, deliberò l’intitolazione dell’area pedonale antistante Piazza delle Benedettine al concittadino Emilio Rosati, insegnante, compositore, musicista, paroliere, musicologo ed editore musicale. Il piazzale, sino ad allora privo di denominazione, è attrezzato con arredo urbano e costituisce luogo di aggregazione sociale nonché di svolgimento di pubbliche manifestazioni.
Venerdì 6 Giugno p.v. alle ore 19.00 si svolgerà la cerimonia di intitolazione, organizzata dall’Amministrazione comunale di Fondi in collaborazione con le Associazioni Gruppo Folk Città di Fondi e Confronto. Saranno presenti i familiari del Maestro scomparso, molto legato alla città natia.
Dopo gli interventi del Sindaco Salvatore De Meo e dell’Assessore alla Cultura Lucio Biasillo avrà luogo un’esibizione del Gruppo Folk Città di Fondi, che da decenni rende onore alle tradizioni musicali cittadine portandole all’attenzione delle giovani generazioni.
Di seguito è riportata la motivazione del Comune di Fondi per l’intitolazione: «Nato a Fondi il 6 Giugno 1923 da padre abruzzese e madre fondana, Emilio Rosati vi frequentò le scuole elementari dove gli furono compagni, tra gli altri, illustri concittadini quali Felice Chiusano e Domenico Purificato, con i quali mantenne sempre saldo il rapporto di amicizia. Dopo aver appreso i primi elementi della musica nella città natale, nel 1945 si trasferì a L’Aquila affermandosi come docente e compositore di musica. La sua attività artistica lo portò ad occupare un ruolo di primaria importanza nella vita culturale aquilana dove svolse, come musicologo, ricerche accuratissime sui canti popolari abruzzesi e curò per un decennio l’organizzazione del premio di poesia “Lo Ziré d’oro”. Non disgiunti dagli studi aquilani furono quelli imperniati sulla cultura popolare fondana. Infaticabile tessitore di rapporti umani, Emilio Rosati ebbe infatti il lodevole merito di gettare dei ponti ideali tra Fondi e l’Aquila per rendere possibile l’interscambio culturale tra le due cittadine e, nello stesso tempo, rinsaldare e mantenere vivi i propri vincoli d’affetto per la città che gli diede i natali: a Fondi fece esibire la “Corale S. Sisto” de L’Aquila e il “Gruppo Folk” di Capistrello da lui diretti e stimolò diversi concittadini a comporre testi narrativi di ispirazione popolare sugli usi e costumi dell’umile e laborioso popolo di Fondi. Nel 1984 favorì la realizzazione di un LP inciso dalla casa discografica “Beat Records” e distribuito dalla “Fonit Cetra” dal titolo “Mittece la ‘nzerrìma”, con 13 canti in dialetto fondano scritti da Domenico Purificato, Salvatore Forcina, Manfredo di Biasio, Geremia Iudicone, Carlo Alberoni, Antonio Parisi e dallo stesso Rosati, che ne compose egregiamente le rispettive musiche. I brani furono interpretati dalle voci del “Gruppo Folkloristico Città di Fondi”. Pubblicò nel 1985 un libro di canzoni fondane da lui musicate, dal titolo “Funn’ de na vòte”, elaborato con Salvatore Forcina, e nel 1988 il volume “Nu fiure spenuse”, uno zibaldone fondano con versi di vari autori da lui musicati: da entrambe le pubblicazioni la città di Fondi emerge con evidenza quale principale fonte d’ispirazione dell’artista. Con quest’ultimo volume ottenne nel 1991 un riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Morì a L’Aquila il 27 Febbraio 1993».

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