Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo interviene a seguito dell’incontro svoltosi ieri a Latina tra i componenti del Comitato di rappresentanza locale – composto anche dai Sindaci di Latina Giovanni Di Giorgi, di Aprilia Antonio Terra, di Sezze Andrea Campoli e di Castelforte Patrizia Gaetano – e la Direzione Aziendale della ASL di Latina, con la partecipazione del Direttore Generale dott. Michele Caporossi e del Direttore Sanitario dott. Alfredo Cordoni: «Sono pienamente convinto della necessità di mettere in atto nell’immediato azioni anche eclatanti pur di far sentire con chiara evidenza la voce della provincia di Latina. Pertanto tutti i Sindaci devono fare fronte comune per rivendicare maggiore attenzione da parte della Regione che da sempre, a prescindere dal colore politico, ha penalizzato questo territorio senza mai elaborare una visione globale e di ampio respiro. La drammatica situazione in cui versano i servizi sanitari in terra pontina esige delle risposte indifferibili di natura politica da parte della Regione Lazio nella persona del Commissario ad acta Nicola Zingaretti, il quale ha l’obbligo di esprimersi in maniera esplicita sulle scelte che si intendono fare per i nostri territori, che non possono di certo essere abbandonati ma necessitano di scelte concrete e mirate. E ciò anche alla luce dei nuovi tagli che si prospettano in merito al budget sanitario regionale 2014, in merito ai quali la provincia di Latina deve essere totalmente esentata. Si deve, piuttosto, avere il coraggio di destinarle urgentemente i fondi necessari, considerato che viviamo una situazione allarmante tra accorpamenti di reparti, gravi carenze di personale e un’assegnazione della quota pro capite di risorse per abitante che ci vede ben lontani dai nostri reali bisogni e molto al di sotto di quelle di altre ASL del Lazio. Non essendo stata ancora concessa la possibilità di interloquire direttamente con il Presidente della Regione Lazio, nei giorni scorsi ho rivolto per iscritto un ennesimo appello a Zingaretti affinché possa esserci a breve l’incontro da tempo richiesto. Nel corso della riunione tra i Sindaci e la ASL ho confermato il sostegno al DG Caporossi, cui riconosco l’impegno concreto nel monitorare lo stato di salute della Sanità nella nostra provincia che lo ha portato all’individuazione del numero di risorse mediche necessarie per scongiurarne il collasso. Purtroppo Caporossi rischia di essere lasciato solo dalla Regione, considerato che la sua proposta di 75 assunzioni in deroga, che avrebbe consentito di affrontare adeguatamente le criticità in essere, è stata praticamente ignorata dal Commissario Zingaretti. Il DG è impegnato in un’attività di programmazione che, ove mai dovesse essere condivisa dalla Regione, vedrebbe probabilmente i suoi effetti tra circa un anno. Nel frattempo le emergenze rischiano di vanificare qualsiasi azione propositiva. Non si può più attendere e tantomeno accettare eventuali altre riduzioni del budget per l’anno in corso, il che renderebbe di fatto nulla l’operatività di un Direttore Generale nominato con il proposito di ottimizzare e rinvigorire la sanità pontina, che da troppi anni si trascina tra mille difficoltà».
De Meo ha inoltre proposto l’azzeramento di tutti i vertici amministrativi e sanitari dei Presidi Ospedalieri provinciali per un opportuno segnale di discontinuità, considerato che nel caso specifico del Presidio Centro nulla è cambiato nonostante le ripetute richieste di procedere ad una diversa e migliore utilizzazione delle risorse assegnate.
«Non si può essere condizionati da un atto aziendale del 2008, che in particolare non ha mai rispecchiato le reali esigenze del territorio del Presidio Centro, non riuscendo nemmeno ad ottimizzare il rapporto con l’Università. Per questo motivo nelle more del nuovo atto aziendale ho chiesto, in ragione della presenza del punto nascita di Fondi, il riconoscimento dell’area dell’emergenza per il “San Giovanni di Dio”, di cui tutti rimarcano la necessità nel contesto provinciale, con la riattivazione dei quattro posti letto della Terapia Intensiva. Ho infine nuovamente ribadito la necessità, per far fronte alle attuali difficoltà, di procedere ad una complessiva ricognizione, anche con il ricorso a medici di altre ASL o delle organizzazioni militari, delle certificazioni sulla cui base molti operatori sanitari sono stati esonerati totalmente o parzialmente dai servizi».
Questa mattina il primo cittadino di Fondi ha richiesto alla Presidenza del Consiglio la convocazione urgente dei Capigruppo consiliari in considerazione del preoccupante quadro che concerne anche il nosocomio “San Giovanni di Dio”.