Fondi – sanità del Distretto di Centro. “Cassetta ci spoglia gli ospedali”

Apprendiamo con grande preoccupazione del trasferimento di due medici della UOC di Chirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio.
Con tali provvedimenti decenni di battaglie delle comunità locali rischiano di essere vanificate: siamo infatti ad un passo dalla paralisi dei servizi del Presidio Ospedaliero Centro ed in particolare del “San Giovanni di Dio”.
Non condividiamo assolutamente le motivazioni rese note dalla ASL a sostegno del provvedimento del Direttore Generale facente funzioni, Ennio Bruno Cassetta, sia per la tempistica e le modalità con cui è stato attuato ma soprattutto perché in presenza da pochi giorni di un atto di nomina del nuovo DG della Asl dott. Michele Caporossi, al quale sarebbe spettata l’assunzione di eventuali decisioni in merito. Come mai questa fretta?
La ASL ha precisato che un  chirurgo è stato trasferito da Fondi a Formia per espressa volontà sua personale ma non dice che la richiesta del medico era stata formulata a condizione di continuare ad operare anche a Fondi così come non si comprendono quali “divergenze insanabili” non avrebbero permesso ai due chirurghi (chi?) “di lavorare in collaborazione ed in  armonia come è fondamentale in un reparto delicato come la Chirurgia”.
Divergenze tra il chirurgo ed il direttore della struttura? Incomprensioni?
Ad ogni modo, registrare che tali atteggiamenti possano condizionare le attività sanitarie ci lascia esterrefatti. A nostro avviso tutti gli operatori della sanità, soprattutto i dirigenti, sono tenuti a profondere il massimo delle energie anche nel recuperare e ottimizzare i rapporti con i propri colleghi e con i propri collaboratori.
Possibile che i Direttori Casetta e Parrocchia non siano riusciti a cercare ulteriori soluzioni per rimuovere queste divergenze insanabili che nella sostanza hanno fatto perdere all’ospedale di Fondi uno stimatissimo professionista?
Chiediamo che questa situazione davvero imbarazzante venga immediatamente chiarita.
Quantomeno sarebbe stato auspicabile soprassedere al trasferimento e lavorare per recuperare la serenità necessaria a rimuovere le incomprensioni all’interno della stessa Azienda sanitaria.
Ma se il trasferimento di uno dei due medici è stato generato da queste premesse, certo appare ancor più fuori luogo il trasferimento della dr.ssa Carnevale a Latina, anch’esso su richiesta dell’interessata, ma che avrebbe potuto sicuramente essere posticipato per il tempo necessario ad individuare una eventuale sostituzione.
Ci viene poi da chiedere: quante istanze di trasferimento giacciono all’attenzione dell’azienda? Nessun altro ha chiesto di essere trasferito?
Perché con la stessa solerzia non si è provveduto al trasferimento di un tecnico di Laboratorio dal Presidio Sud al Presidio Centro a seguito di un avviso pubblico, al quale ha risposto una sola unità?
Siamo decisamente stanchi di continuare a farci domande! Ora vogliamo risposte concrete!

Vincenzo Carnevale – Forza Italia, Fabrizio Macaro – Io Si, Vittorio Iacovacci – Litorale e sviluppo Fondano,  Dante Mastromanno – UdC, Angelo Macaro – La destra