A due mesi dall’ultima nota in tema di Sanità il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, anche a nome di tutti i Sindaci del comprensorio – Campodimele, Lenola, Monte San Biagio e Sperlonga –, in data odierna ha scritto una nuova lettera al Commissario ad acta per la Sanità regionale Nicola Zingaretti.
Nella missiva si esprime rammarico per non essere stati ancora convocati dal Commissario, nonostante le numerose richieste formulate sin dall’8 Ottobre 2013: un lungo lasso di tempo nel corso del quale la situazione complessiva si è ancor più aggravata a causa dei trasferimenti di medici che hanno acuito la carenza organica del nosocomio fondano, cui si è aggiunta la volontà della Regione Lazio di accorpare i servizi della rete perinatale Fondi-Formia, così come affermato dell’Assessore alle Autonomie Locali Concettina Ciminiello il 19 Febbraio scorso in sede di Consiglio regionale.
«A causa del perdurare dell’emergenza sanitaria nel nostro comprensorio – prosegue la nota – noi Sindaci seguitiamo nel nostro impegno teso a rivendicare a nome dei cittadini di questo territorio il diritto all’efficienza del Presidio Centro e in particolare dell’Ospedale di Fondi».
Nella lettera sono stati resi noti al Commissario Zingaretti gli incontri, richiesti ed ottenuti dai Sindaci, il 13 Marzo in Commissione regionale Politiche sociali e Salute presieduta dall’On. Rodolfo Lena e il 25 Marzo con il Direttore Generale della ASL di Latina dott. Michele Caporossi, nel corso dei quali sono state rappresentate le criticità e le priorità del nostro Presidio e del nosocomio di Fondi, ribadendo profonda preoccupazione per la situazione attuale con richiesta di mantenimento dei livelli qualitativi, quantitativi e professionali di tutto il Presidio e in primis del punto nascita del “San Giovanni di Dio” e dei servizi a supporto.
La lettera si conclude con un ennesimo auspicio: «Abbiamo appreso con piacere che, come da Sua nota, la Regione Lazio non procederà alla chiusura del Centro trasfusionale di Formia, che ha un valore strategico e rappresenta un servizio inalienabile per tutto il Sud pontino. Per scongiurarne la chiusura e rivendicarne il mantenimento centinaia di cittadini del comprensorio erano legittimamente scesi in piazza. Crediamo che altrettanta legittimità abbiano i 2.000 cittadini che hanno aderito alla fiaccolata promossa dal Comitato pro-ospedale e dalla Fondazione San Giovanni di Dio, svoltasi il 12 Febbraio scorso a Fondi, e altresì gli oltre 12.000 cittadini di tutto il nostro comprensorio che hanno sottoscritto una petizione, inviatale nei giorni scorsi, a sostegno del Documento in tema di Sanità approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Fondi il 21 Novembre 2013 e in seguito fatto proprio dai Consigli comunali di tutti i Comuni del comprensorio. Nel ribadire la nostra determinazione a volerle rappresentare direttamente le criticità in essere e condividere iniziative e strategie comuni al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini del nostro comprensorio, Le chiediamo ancora una volta un incontro urgente nella convinzione che solo un Suo intervento diretto potrà essere risolutivo delle varie problematiche della Sanità territoriale».