Nella giornata di ieri il Direttore Generale della ASL di Latina Dott. Michele Caporossi e il Direttore Sanitario dott. Alfredo Cordoni hanno incontrato presso la Casa comunale di Fondi una rappresentanza del Comitato pro Ospedale e della Fondazione “San Giovanni di Dio” e in seguito i Capigruppo consiliari.
Entrambe le occasioni hanno rappresentato la prima opportunità per essere direttamente informati dai nuovi vertici ASL sul lavoro svolto in questi primi mesi e sulle prospettive future della Sanità del nostro Presidio.
Il Sindaco De Meo, dopo aver ringraziato il dott. Caporossi e i suoi più stretti collaboratori per essersi impegnati in questa prima fase in una ricognizione minuziosa che ha consentito loro di acquisire contezza della reale situazione della ASL provinciale e del nostro Presidio, ha manifestato ancora una volta pubblico apprezzamento per la decisione del DG di richiedere 75 assunzioni in deroga, corrispondenti alle reali necessità della ASL provinciale, a fronte delle quali purtroppo la deliberazione del Commissario ad acta ne ha autorizzate attualmente soltanto 3.
Caporossi ha in seguito illustrato la complessa situazione della Sanità regionale – per la quale è prevista la conclusione del piano di rientro nel 2016 e un’ulteriore riduzione di risorse, anche nell’acquisto di beni e servizi – che condiziona fortemente anche l’offerta sanitaria ospedaliera della provincia di Latina «che non può dimagrire ancora» perché già penalizzata, ma per la quale è necessario recuperare molta produttività. Il problema, secondo Caporossi, non risiede solo nella scarsità di risorse: molti sono i punti di alto valore nella ASL di Latina e nel nostro Presidio e altri quelli carenti, tra cui un non ottimale utilizzo delle risorse, anche umane, ribaltando il quale si produrrebbe un potenziamento delle attività. Il DG ha reso noto che nelle prossime settimane si perverrà alla definizione delle linee guida del piano industriale, propedeutico al piano aziendale e indispensabile per mettere quest’ultimo in relazione con le risorse effettivamente disponibili.
I rappresentanti del Comitato e della Fondazione hanno evidenziato il ruolo svolto nei decenni, concretizzatosi nell’acquisto di quasi tutte le attrezzature mediche del nosocomio di Fondi, con ottimi risultati in termini di prestazioni, di sostegno del personale e di sicurezza dei pazienti, esortando a prendere atto di questa collaborazione e a considerarla un’opportunità per la ASL, anche per la condivisione di alcune scelte future. Nel frattempo l’azienda è stata esortata a sfruttare al meglio le risorse a disposizione considerato che, ad esempio, a fronte di una TAC inutilizzata presso l’ospedale di Fondi sono state spese risorse per noleggiare una TAC mobile per Terracina, che si pagano tuttora affitti per spazi esterni anziché centralizzare le attività in un nosocomio sottoutilizzato e che l’unità di Terapia Intensiva potrebbe essere riattivata.
Il dott. Cordoni ha poi rappresentato la vetustà della strumentazione diagnostica nella nostra ASL e, al tempo stesso, la bassa produttività dell’azienda in rapporto alle unità presenti.
Il Sindaco De Meo, sottolineando come si sia da sempre auspicata una riorganizzazione delle risorse all’interno del Presidio, ha infine invitato a valutare nelle more dei futuri provvedimenti, che vedranno attuazione nei prossimi mesi, la proposta dell’accettazione chirurgica a giorni alterni, confermando come la comunità fondana – con in prima linea l’Amministrazione comunale e la Fondazione – pur di salvaguardare il proprio nosocomio sia pronta anche a sopportare direttamente altri costi per garantire che ulteriori unità mediche vadano a garantire determinati servizi, come accaduto recentemente con lo screening del colon retto, attività elogiata dal dott. Cordoni.
Nel corso dell’incontro successivo i Capigruppo consiliari hanno innanzitutto affermato come il loro interessamento non sia dettato da ragioni campanilistiche ma esclusivamente dalla necessità di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, manifestando in seguito preoccupazione per l’afflusso turistico che interesserà già dai prossimi giorni i Comuni di Fondi e Terracina e invitando pertanto i vertici della ASL a tenere in considerazione tale problematica, che andrà ancor più ad aggravare la situazione attuale dei nostri nosocomi.
Caporossi ha inizialmente annunciato che entro un mese avrà luogo una riunione con tutti i Sindaci del territorio, poiché «ascoltare aiuta a comprendere la sostanza dei problemi», per poi evidenziare come la mancanza di autonomia della nostra ASL a fronte di 7 anni di commissariamento finanziario regionale in ambito sanitario renda ancora impossibile investire nelle risorse umane. In seguito egli ha evidenziato gli aspetti positivi, come la rete dell’infarto provinciale che garantisce il trattamento del paziente entro un’ora dalla chiamata, e la necessità per l’immediato futuro di imperniare il sistema sanitario in un’unica rete a livello regionale: «Questo territorio è uno dei punti della rete che va qualificato. Disponiamo in percentuale di circa la metà dei posti letto di Roma, in tal senso abbiamo già dato, ma posso garantirvi che la Regione non ha intenzione di applicare tagli lineari. L’Ospedale di Fondi è una parte importante del sistema, con una vocazione storicamente definita e consolidata data dal suo punto nascita e tutti dobbiamo fare il possibile per incentivarlo».
Dal Sindaco De Meo si è infine avuta conferma che il DG ha già rappresentato alla cabina di regia regionale come questo territorio sia stato gravato da troppi tagli: «Ora il dott. Caporossi non può rimanere solo. Dobbiamo sostenere la sua visione, che si fonda nell’immediato sul potenziamento delle unità mediche, affinché la Sanità provinciale e quella del nostro territorio possano riscattarsi. A tal fine è però necessario il supporto dalla Regione Lazio, dalla quale ci aspettiamo una maggiore capacità di ascolto e la dovuta attenzione ai territori».