“Se il presidente di Acqualatina Addessi vuole querelarmi, faccia come crede. E’ un suo diritto. Se pensa di tapparmi la bocca si sbaglia anche perché le mie dichiarazioni sono condivise da tutti i sindaci che non hanno approvato il bilancio da lui presentato e da migliaia di cittadini della provincia che non condividono questa gestione”. Il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo risponde così al risentimento espresso dal presidente di Acqualatina dopo l’ultima presa di posizione del primo cittadino che in una nota firmata anche dal suo assessore Claudio Marciano aveva definito la società “il peggior gestore di servizi idrici italiano”.
“Piuttosto che aggredirmi – sostiene Bartolomeo -, Addessi venga a Formia a vedere in quante zone l’acqua non arriva. Venga a parlare con i cittadini inferociti che si rivolgono a me perché non hanno altri interlocutori. Quanto agli investimenti, lui sa che in sede di assemblea dei soci ho chiesto specifiche in tema. L’ingegner Besson mi ha confermato che al momento gli interventi sulla mia città sono di molto inferiori al bisogno. Se c’è uno che straparla è lui. E poi – domanda -, è ancora permesso esprimere una critica ad un servizio di cui non siamo soddisfatti? Aver detto che Acqualatina è il peggior gestore di servizi idrici italiani è una mia valutazione condivisa da tanti: li chiamerò tutti a testimoni nell’eventuale processo”.
E ancora: “Vorrei ricorare ad Addessi che siamo ancora in attesa della conferenza dei sindaci che dovrà decidere sull’aumento del 20% della tariffa. Non vorrei che questo ritardo fosse in un qualche modo deciso da chi pensa che, scaduto il termine, gli aumenti si applichino automaticamente. So già che Addessi mi dirà che la convocazione non dipende da lui ma dal Presidente della Provincia, Ente che per anni è stato il fratello gemello di Acqualatina, dandole un ruolo politico che assolutamente non le apparteneva. Piuttosto che attaccare il Sindaco di Formia, Addessi spieghi ai cittadini perché occorre aumentare le tariffe di un altro 20%”.
Gli fa eco anche l’Assessore con delega all’Acqua Pubblica Claudio Marciano. “Ci dispiace aver urtato la sensibilità del presidente – dice -. Sostenere che Acqualatina è il peggior gestore significa dire le cose a metà. Potremmo aggiungere che è il peggior gestore con un consiglio di amministrazione molto costoso. Tra 2003 e 2013 sono state riconosciute indennità per svariati milioni di euro. I beneficiari sono politici privi di qualsiasi competenza nel campo gestionale e i risultati si vedono. Tanti soldi spesi per portare a casa pessimi risultati. Acqualatina – prosegue Marciano – sbandiera chissà quanti e quali investimenti quando è in notevole ritardo rispetto al piano concordato con i sindaci, così come è indietro con i pagamenti delle spettanze su canoni di concessione e mutui, anticipati dai Comuni coi propri bilanci. Invece che sindacare sulle valutazioni politiche che un’amministrazione legittimamente fa, il presidente di Acqualatina dovrebbe garantire il superamento di tutto questo”.
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