Il Comitato Pontone sabato 1* agosto intende effettuare una pulizia dimostrativa dell’alveo, onde sensibilizzare l’opinione pubblica ed i pubblici amministratori sulla questione del torrente.
La manifestazione inizierà alle ore 09.00 all’altezza del ponte sulla Canzatora.
La pericolosità del torrente Pontone era nota negli anni 60’, nel 1984 avvenne una pesante inondazione che devasto il territorio circostante. Invero, i cittadini nel 1992 informavano le istituzioni riguardo le condizioni del torrente attraverso una petizione inviata a più enti.
L’esondazione avvenuta alla foce in località Canzatora (comuni Formia e Gaeta) nel giorno 31 Ottobre 2012, portò alla morte della Sig. Concetta Gigliano, creando innumerevoli danni alle abitazioni, terreni e attività agricole.
Un’ ulteriore esondazione si verificava il 03 Dicembre 2014 provocando ingenti danni, nonostante i numerosi appelli fatti alla Regione per una prima messa in sicurezza.
Il genio civile ha compiuto un sopralluogo il 05 Dicembre 2014 rinvenendo uno stato di completo degrado e abbandono del torrente Pontone, rilevando molteplici punti critici:
Le istituzioni competenti (Regione Lazio) non hanno posto in essere alcuna iniziativa per contrastare il pericolo di allagamenti e porre in sicurezza terreni e abitazioni, esclusivamente il Comune di Gaeta ha effettuato tre interventi tampone, a prescindere della competenza.
Il pericolo di nuove alluvioni è molto alto, si paventa un concreto rischio di minaccia dell’incolumità fisica dei residenti e di automobilisti che transitano nel tratto viario in prossimità del torrente.
Occorre attivare le procedure necessarie per la risoluzione della problematica, così come concordato durante l’incontro tenutosi presso la Regione Lazio lo scorso 30 gennaio, in presenza dell’assessore Regionale al territorio ed ambiente Refrigeri, il Sindaco di Gaeta Mitrano e il sindaco di Itri De Santis, i tecnici Dott Pasquale Fusco ed Ing. Massimo Monacelli ed due rappresentanti del Comitato Pontone. In quella sede l’Assessore Regionale ha sostenuto l’impegno a reperire i fondi (circa €8.000.000) e di dare esito entro la fine del mese di febbraio 2015.Altresì nelle more, l’assessore Refrigeri ha accolto l’istanza perorata dai Sindaci di Gaeta ed Itri tesa a garantire un primo intervento ( €200.000 per la somma urgenza, attraverso un primo intervento funzionale al progetto definitivo, €25.000 per il completamento del progetto affidato all’Ing. Monacelli del Comune capofila di Itri) necessario al fine di sagomare ed innalzare gli argini, nonché ad incontrare i Sindaci ed il Comitato Pontone entro Aprile per fare il punto della situazione. Purtroppo le promesse dell’Assessore Refrigeri, sono restate lettera morta e invero, la situazione appare ormai improcrastinabile: la peculiarità della vicenda, l’inserimento del torrente nella zona di rischio idrogeologico massimo attraverso lo strumento P.A.I., gli ingenti danni cagionati, la morte della povera Gigliano Concetta e la reiterazione degli eventi esondativi inducono univocamente a ritenere che debba essere posto rimedio al più presto e con un doppio binario di interventi, l’uno per l’ordinario e l’altro a più ampio spettro per la risoluzione definitiva della problematica. Va da sé, che tali interventi debbano essere l’uno funzionale all’altro. Il comitato chiede pertanto, così come promesso oralmente dalla Regione Lazio un’assicurazione di responsabilità formale, lo stanziamento della somme necessarie, il completamento delle fasi di studio e l’avvio dei lavori valutati almeno.
Il Comitato Pontone