sabato 23 Novembre 2024,

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Formia. D’Arco “I silenzi colpevoli su Ipab e ex Colonia Di Donato”

scritto da Redazione
Formia. D’Arco “I silenzi colpevoli su Ipab e ex Colonia Di Donato”

Le vicende gestionali della IPAB Santissima Annunziata ed in particolare le questioni riguardanti la gestione del patrimonio edilizio del complesso dell’ ex Colonia Di Donato, già ampiamente sviscerate dai giornali provinciali, sono state recentemente “attenzionate” e pubblicate anche dal prestigiosi quotidiani e riviste nazionali.

A fronte di tutto questo assistiamo increduli ad un silenzio assordante e omertoso da parte dell’Amministrane comunale. Si tratta, come è noto, di un bene storico-architettonico di primaria importanza ubicato proprio nel cuore del centro storico della città.

Nella fattispecie ci troviamo di fronte ad una serie di commistioni assurde sia finanziarie che tecnico-amministrative. Infatti su tale complesso si registrano veri propri passaggi di proprietà “artificiosi” avvenuti tra il Comune di Forma e la IPAB di Gaeta, nonché,   impegni consistenti di risorse finanziarie, comunali, regionali, ed europee che ammontano ad oltre 4 milioni di euro, destinati a progetti per la realizzazione di opere edilizie e servizi sociali e culturali mai realizzati.

Sullo stesso immobile sono confluiti due specifici finanziamenti regionali ed europei con destinazioni d’uso differenti : Il primo finanziamento (europeo) pari a 1milione e 300 mila euro era destinato alla realizzazione del1°stralcio funzionale dell’Archivio Storico,Centro multimediale e Laboratori didattici, richiesto a suo tempo dalla Giunta Bartolomeo, mentre il secondo finanziamento (regionale- Assessorato Servizi sociali), pari a circa 3 milioni di euro, era finalizzato alla realizzazione della “Casa dell’Emigrazione “ a servizio degli emigranti laziali nel mondo. Insomma dai circa 4 milioni di euro impegnati ci troviamo ora di fronte a un “palmo di naso”, senza alcun progetto realizzato e con il complesso Di Donato inutilizzabile e per di più ceduto gratuitamente alla IPAB di Gaeta.

Dopo questo enorme danno, anche di tipo erariale, la città di Formia deve purtroppo aspettarsi a breve anche la beffa di una probabile revoca dei finanziamenti da parte della Regione e dell’Unione Europea. Ciò anche in conseguenza del rapporto-denuncia trasmesso alla Regione e agli organi giudiziari da parte del Commissario dimissionario dell’IPAB Giovanni Agresti già sindaco di Itri.

Insomma si tratta di un autentico “capolavoro di mala gestione” della Pubblica Amministrazione che chiama direttamente in causa, non solo l’IPAB, ma anche potere sia politico che tecnico e amministrativo del omune di Formia , su cui occorre fare rapidamente chiarezza, non con le chiacchiere, ma con atti concreti da parte degli organi istituzionali competenti.

Silvio D’Arco

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