Apprezzo sinceramente, dichiara D’Arco, la volontà e l’aspirazione dell’Assessore Eleonora Zangrillo, riguardante in particolare la promozione turistica della nostra città per attrarre l’attenzione , come Lei afferma sui media nazionali e locali, del turismo nazionale e internazionale. Non c‘è alcun dubbio sul fatto che la nostra città dispone di uno straordinario patrimonio naturalistico e storico-culturale invidiabile e che merita giustamente di essere tutelato e valorizzato per i suoi valori anche ai fini dello sviluppo turistico sostenibile e di qualità.
Tuttavia mi chiedo se, allo stato attuale delle cose, si possa davvero e seriamente perseguire e raggiungere credibilmente questo obiettivo in una città ormai priva di strutture alberghiere ed extralberghiere, senza un porto turistico e, per di più ,con il mare del golfo classificato come “Area a forte inquinamento” .
Il patrimonio archeologico, monumentale e storico culturale, se organizzato e messo in rete funzionalmente con le altre realtà presenti su scala comprensoriale, può e deve costituire motivo di grandissima attrazione culturale e turistica, ma la cronica carenza dei servizi civili e infrastrutturali,nonché di accoglienza e di ricettività impediscono di fatto lo sviluppo turistico della città e la fruizione stessa del nostro patrimonio culturale e ambientale.
Ritengo invece che per raggiungere davvero tali obiettivi sia assolutamente necessario ed urgente un fortissimo “cambio di passo” nell’attuale programmazione e gestione politico-amministrativa di Formia. Serve un’azione forte che rimetta, appunto, al centro dell’agenda di lavoro lo sviluppo turistico. commerciale e produttivo della città .
Questo in concreto significa :
Queste miei rilievi e considerazioni progettuali, conclude D’Arco, sono solo alcuni spunti critici ma propositivi, sui quali spero si possa aprire un confronto ed in qualche modo essere condivise e recepite. Diversamente, anche le lodevoli azioni mediatiche di promozione avviate dall’Assessore Zangrillo rischiano, aldilà delle buone intenzioni; di diventare solo “pubblicità ingannevole” a discapito dell’immagine turistica della città.
Silvio D’Arco