venerdì 22 Novembre 2024,

Cronaca

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Formia. “Dove vanno i nostri solidi”

scritto da Redazione
Formia. “Dove vanno i nostri solidi”

Numerose sono le segnalazioni che ci sono giunte da parte di cittadini inferociti per lo stato di degrado in cui versano le condotte idriche della nostra città.
In alcuni casi siamo davanti, e le foto che abbiamo scattato lo dimostrato, alla presenza di veri e propri getti d’acqua di alcuni metri che fuoriescono dall’asfalto, con un grave rischio per l’incolumità dei cittadini che le attraversano. Le perdite di cui scriviamo ci sono state segnalate in via Ponzanello, in via Rotabile e in via delle Fosse.
Eppure sono passati oltre 12 anni dal momento in cui Acqualatina ha strappato, ai comuni e ai consorzi, la gestione del servizio idrico, grazie al collaborazionismo dei politici, molti dei quali sono ancora nei posti di comando, pronti a tutto per tutelare la loro creatura.
Anni passati in vano, visto che i problemi che hanno caratterizzato la gestione dell’acqua sono rimasti gli stessi, soprattutto a causa di una rete idrica sempre più vecchia e fatiscente, anche grazie all’assenza di una manutenzione capace almeno di limitare i danni, per il naturale invecchiamento delle condotte, sempre più prossime al collasso.
A fronte di ciò, negli ultimi anni, le bollette sono cresciute in maniera esponenziale. Nel solo nel quadriennio 2012-2015 gli aumenti tariffari sono stati circa del 18%, perché, a detta dei privatizzatori, erano necessari per garantire l’efficienza del servizio.
Lo stesso dicasi per il mutuo contratto, da oltre 100 milioni di euro, contratto con la Depfa Bank, imposto alla politica dal socio privato, con la scusa della necessità di garantire gli investimenti.
Vista la situazione descritta, è facile domandarsi dove sono andati a finire i 100 milioni di euro del mutuo.
Probabilmente era invece frutto di logiche ben precise che avevano lo scopo di puntellare un quadro economico-finanziario sempre più precario per il gestore, a causa di una gestione fin troppo spregiudicata.
Così come è facile chiedersi, per gli stessi motivi, dove vanno a finire i soldi delle nostre bollette, i cui aumenti sono diventati insostenibili per le nostre tasche.
Non basta certo l’approvazione di una legge regionale per acquietare la rabbia dei tanti cittadini sempre più vessati da un gestore che non solo non interviene quando dovrebbe, ma che anzi viene premiata dal silenzio della politica, lasciandole fare il bello e il cattivo tempo nella nostra città.
Crediamo che sia necessario alzare il livello dello scontro, perché solo così potremo gettarsi alle spalle l’incubo “Acqualatina”
Motivo per il quale invitiamo la popolazione alla mobilitazione.

Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Formia

 

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