L’inaugurazione dell’eliporto, anche se avvenuta con 2 anni di ritardo, va salutata positivamente dalla città. Dobbiamo adesso sperare che l’attivazione del servizio e la sua gestione ottimale avvengano al più presto possibile e che tale servizio non venga annoverato, anch’esso, nel lungo elenco delle cosiddette “opere incompiute” accumulate in particolare dalle gestioni amministrative guidate dal sindaco Bartolomeo.
Detto ciò, ritengo davvero poco edificante il trionfalismo e la pubblicità ingannevole messe in atto in questa vicenda da parte dall’Amministrazione comunale riguardante un’opera realizzata dalla precedente Amministrazione, la cui inaugurazione è avvenuta in netto di ritardo e nel momento in cui il servizio di soccorso sanitario non è ancora attivo (siamo ancora alla fase del Protocollo d’intesa !).
In tale contesto , ascriversi poi il merito delle opere attualmente in corso di realizzazione comprese nel Progetto Plus dei fondi strutturali europei, anch’esse in grave ritardo e con il rischio reale della perdita quasi certa di alcuni progetti ancora in “alto mare” appare francamente poco serio e non onesto sul piano politico e intellettuale. Il Progetto PLUS è stato e rimane un risultato importante per la città; progetto impostato, programmato e finanziato, dalla Regione e dall’Unione Europea, durante il periodo di gestione dell’Amministrazione precedente, di cui ho fatto parte come assessore comunale allo Sviluppo economico, sia pur brevemente.
Insomma, la morale della favola, afferma D’Arco, è che l’attuale Amministrazione cerca di aggrapparsi alle opere impostate e programmate da altri per nascondere il proprio vuoto progettuale e, quindi, il suo fallimento politico. Infatti dopo oltre 2 anni non si riscontrano alcun progetto innovativo, né tanto meno impostazioni programmatiche di sviluppo per la nostra città.
Ancora una volta ci vengono invece propinati, stancamente, i vecchi annunci ed i miraggi progettuali del passato, come il Policlinico del Golfo, Il Piano Regolatore generale che non arriva mai alla meta, e così via dicendo… !!!.
“Credo, sottolinea D’Arco, che sia giunto davvero il momento di dire basta, di staccare la spina ad un modo di fare, ad una prassi politica ormai vecchia, desueta e inadeguata alle esigenze moderne della nostra città. Oggi occorre un deciso cambio di passo che porti al più presto la nostra città al rinnovamento generazionale ed alla formazione di una nuova classe politica dirigente ,improntata veramente sul merito, sui contenuti programmatici e progettuali, nonché sull’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa comunale .
Diversamente, conclude D’Arco, rischiamo una lunga agonia politica e amministrativa che trascinerà inevitabilmente la nostra città all’isolamento economico, produttivo e sociale, perdendo così ogni ulteriore occasione di sviluppo e di lavoro, che pure iniziamo a intravvedere ai diversi livelli: regionale e nazionale .
F.to Silvio D’Arco