Il Ministero dei beni culturali acquisti la villa di Cicerone, a Formia, che versa in uno stato di profondo degrado e utilizzi quel bene per il rilancio artistico e culturale della città tirrenica. A lanciare l’idea, sono stati quattordici senatori grillini, con un’interrogazione al ministro Dario Franceschini presentata da Michela Montevecchi insieme appunto a tredici colleghi pentastellati.
La villa che ospitò il grande oratore, acquistata tra il 1867 e il 1868 dalla famiglia Rubino, sta cadendo a pezzi. “Il Fai – sottolineano i grillini – lo ha eletto luogo del cuore da salvare del Lazio, un grande e pregiato patrimonio oggi chiuso al pubblico e in stato di degrado che necessita di urgenti interventi di recupero, un altro esempio di storia del nostro Paese lasciato al suo destino di progressivo disfacimento”.
I quattordici senatori hanno così proposto al ministro dei beni culturali Franceschini, “data anche l’indagine conoscitiva sulla mappa dell’abbandono dei luoghi culturali in corso presso la 7 Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato”, “di presentare un’offerta di acquisto della proprietà”, contribuendo in tal modo allo sviluppo di Formia.
STAFF COMUNICAZIONE MEET UP FORMIA 5 stelle