Con una cerimonia ufficiale la Provincia di Latina ha restituito alla Città di Formia il complesso monumentale dell’Antica Torre di Mola e della Torre di Maranola.
“Pensano di chiudere le province – sostiene il presidente Armando Cusani – e la Provincia di Latina restituisce alla Città di Formia il suo luogo simbolo, la Torre di Mola, un complesso monumentale importante anche per la nostra storia Patria.
Qui, infatti, si sono svolti episodi e battaglie fondamentali per l’unità nazionale, per questo la Torre di Mola non è soltanto un simbolo di Formia, ma anche della Provincia di Latina e d’Italia.
Devo dire che nel perseguire l’opera di restauro di questi luoghi, Michele Forte, ha messo in gioco se stesso e il suo amore per la Città, la voglia di rappresentare la comunità, anche al di là degli interessi comuni generali, perché è un uomo di altri tempi che ha a cuore la rappresentanza pubblica.
La cerimonia di oggi giunge in un momento delicato per la vita nazionale e per quello della nostra provincia e credo abbia un doppio valore: perché è stato restituito un monumento importante alla città con un lavoro d’insieme; perché è stato un complesso monumentale difficile da restaurare.
Voglio infine ricordare che questi luoghi erano, di fatto, semi distrutti a causa degli avvenimenti bellici dell’ultima guerra, ancora di più ammalorati dalle intemperie e dall’oblio delle rappresentanze locali.
Poi è giunto l’atto di amore di Michele Forte, – conclude Cusani – a supporto l’impegno del presidente della Provincia e di tutti coloro che hanno materialmente lavorato per rendere fruibile ai cittadini questi luoghi straordinari”.“Ritengo anch’io – afferma il sindaco Michele Forte – che sia stata la partecipazione corale di tutti, in primis Comune di Formia e Provincia di Latina, la forza decisiva per giungere alla chiusura dei lavori di restauro della Torre di Mola, realizzando così un sogno atteso da decenni dai cittadini.
E’ stato in ogni modo un percorso accidentato, perché ogni qualvolta si elaborava un progetto per l’avanzamento dei lavori, c’era da passare sotto le forche caudine della soprintendenza e a seguire di una miriade di enti che sull’opera hanno competenze burocratiche d’ufficio.
Alla fine però c’è l’abbiamo fatta ed è questo che poi conta, perché per tutta la comunità formiana il restauro della Torre di Mola rappresenta il logo per eccellenza della città, ma anche e soprattutto il sentimento di essere comunità vera e capace di aggregare tutti i cittadini verso l’obiettivo comune di lasciare alle future generazioni un luogo migliore dove vivere.
All’interno dei restaurati locali della torre – termina Forte – si potranno organizzare eventi culturali importanti e non escludiamo di allocare anche una rappresentanza istituzionale del Comune”.