Era il novembre del 2012 quando l’allora sindaco Michele Forte annunciò alla cittadinanza che agli inizi di gennaio del 2013 sarebbero partiti i lavori per la realizzazione di una rotonda in località S.Croce, con l’obbiettivo di risolvere i problemi di sicurezza che da anni interessavano l’incrocio.
Subito dopo i lavori slittarono a Maggio del 2013, a causa di alcune modifiche apportate al progetto dovute alle lamentele dei commercianti che proprio lì hanno le proprie attività. Conclusione dei lavori metà del mese di luglio.
La realizzazione della rotonda di S.Croce è avvolta però nel mistero, le uniche certezze sono quelle riportate sul cartello di cantiere.
Al momento l’importo di ben 1milione600mila euro, il nome ditta che sta eseguendo i lavori e cioè la DSBA srl di Roma, dell’impresa a cui è stata affidata la progettazione e cioè la SePa srl e i responsabili, manca invece la pubblicazione (crediamo si intenda il sito istituzionale dove poter trovare la documentazione), e la data di inizio e fine dei lavori, ma soprattutto ciò che ci ha colpito è l’assenza di qualsiasi indicazione circa il numero del procedimento che autorizzava dell’opera. Una determina, una delibera, macché, proprio niente, a meno che?
Qualcosa in più lo abbiamo potuto appurare leggendo un foglio appiccicato con del nastro dietro al cartello di cantiere sul quale si poteva leggere tra l’altro che l’inizio dei lavori è avvenuto il 5 luglio 2012 e che dureranno 270 giorni.
D’altronde la velocità dell’iter con la quale è avvenuto l’approvazione dell’opera è a dir poco sorprendente, soprattutto conoscendo le lungaggini burocratiche di cui proprio le stesse imprese si lamentano.
Ed allora abbiamo proceduto, così come suggerito da una scritta che posta nella parte bassa del cartello e cioè di rivolgersi per “ulteriori informazioni sull’opera” all’ASTRAL spa, la società di proprietà delle regione Lazio che si occupa della manutenzione delle strade di proprietà proprio dell’ente regionale.
Abbiamo quindi inoltrato, prima via email e poi successivamente via posta, richiesta al responsabile del procedimento per chiedere qualche chiarimento e lo stesso ci ha risposto gentilmente che per la visione della documentazione è necessario recarsi presso i suoi uffici, previo appuntamento telefonico, mentre non avevamo titolo per chiedere conto del 1milione600mila euro spesi per l’opera, in quanto l’ingegner Claudio Di Biagio, autore della missiva ci informava che il richiedente, cioè noi, non aveva interesse qualificato (art. 22 e seg. della legge 241/90).
Non ci siamo dati per vinti e abbiamo provato a dare un’occhiata al sito della regione Lazio (sezione INFRASTRUTTURE E LAVORI PUBBLICI), della sovraintendenza alla soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, ma niente.
L’unica traccia ufficiale è l’autorizzazione rilasciata dall’ufficio “SETTORE URBANISTICA ED EDILIZIA” del comune di Formia a seguito della domanda prot. n. 365 presentata in data 10.01.2013 da Azienda Strade Lazio (Astral Spa) intesa ad ottenere l’autorizzazione paesaggistica ai sensi di legge per la realizzazione di una rotatoria stradale al Km.31+200 della S.R.Ausonia ex SS. 630 in Formia, loc.S.Croce.
Sarebbe invece interessante conoscere il piano economico dei lavori, vista l’enormità della cifra in ballo. 1milione600mila euro non sono proprio bruscolini, soprattutto se a sborsarli siamo noi cittadini.
Nell’epoca dell’informatica e della trasparenza è un vero paradosso, che andrebbe un attimo approfondito da parte di chi vigila sul rispetto delle regole, che poi sono la sostanza sulla quale si dovrebbero reggere le istituzioni e invece.
D’altronde ci pare che anche per l’ASTRAL debba valere l’obbligo di pubblicazione degli atti sul proprio sito istituzionale. Oppure?
Il giudizio, invece, sulla qualità dell’opera lo lasciamo agli automobilisti che nei prossimi anni vi transiteranno.
Speriamo solo di non dover piangere qualche morto e tanti feriti.
Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia