“Senza colpo ferire prosegue la scellerata
cancellazione di servizi, il costante depotenziamento degli ospedali della
provincia di Latina e dell’ospedale Dono Svizzero di Formia che rappresenta
il riferimento principale per l’emergenza urgenza del sud pontino e un
cardine della offerta sanitaria dell’intero territorio. La decisione di
depotenziare la cardiologia d’urgenza, di cui l’ospedale di Formia è
eccellenza, procedendo al ridimensionamento dei posti letti della Unità di
terapia intensiva (Utic) dell’ospedale che sono stati portati da 8 a 4 con
il conseguente implemento dei posti letto in Cardiologia, passati da 10 a 14,
è pura follia. La scelta arriva a ridosso della stagione estiva quando il
numero di pazienti aumenterà in modo esponenziale privando gli utenti di un
riferimento fondamentale. Procede in controtendenza rispetto alla decisione
di trasformare, nei fatti e non solo a parole, il Dono Svizzero di Formia in
Dea di I livello adeguandolo sia sul piano strutturale che sul piano della
valorizzazione delle eccellenze che lo contraddistinguono. Risulta
estemporanea rispetto all’aumento del numero di cardiologi in servizio presso
l’ospedale di Formia con lo sblocco del turn over e quando il servizio di
emodinamica, oggi attivo solo otto ore al giorno, dovrebbe diventare
operativo h12. Tutti passaggi che restano nella sfera dell’immaginazione del
presidente Zingaretti che non sta facendo nulla per dare ai cittadini una
sanità all’altezza delle loro aspettative”. Lo dichiara in una nota il
consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.
“Un quadro peggiorato da una serie di inadempienze – aggiunge – oggi diffuse
anche dalla stampa locale e nazionale, che hanno portato la Regione Lazio a
prendersi nella prevenzione del tumore un tre nella pagella di valutazione
dei Livelli essenziali di assistenza, sui quindici punti complessivi, a
dimostrazione dell’inefficacia e inconsistenza delle scelte messe in atto
sinora. Una situazione che si fa emergenza per quanto riguarda le liste di
attesa. Per effettuare esami diagnostici, infatti, un paziente se è
fortunato deve attendere almeno un anno. A Formia, stando sempre quanto
riportato, per un elettrocardiogramma dinamico, fondamentale per monitorare
l’attività del cuore, l’attesa è di 327 giorni. Bene ha fatto la Uil Fpl di
Latina, guidata da Giancarlo Ferrara, ad avviare una raccolta firme a difesa
dell’ospedale di Formia e soprattutto dei diritti dei cittadini. Forse
Zingaretti è troppo impegnato a distrarre l’attenzione dei cittadini
proponendo progetti miracolosi, non ultimo la realizzazione di un nuovo
ospedale del Golfo. Progetto su cui tutti siamo concordi ma che richiederà
tempi di realizzazione lunghi. Gli interventi per migliorare la sanità nella
nostra provincia, all’ospedale Dono Svizzero di Formia, devono essere
realizzati oggi. Anzi, dovevano essere effettuati ieri. E devono passare di
necessità per il miglioramento delle prestazioni, l’efficienza e la qualità
dei servizi, un numero di medici ed infermieri adeguati a dare giusta
assistenza ai pazienti. Passaggi su cui non intendiamo arretrare di un solo
passo. Siamo pronti non ad una ma a cento, mille mobilitazioni, al fianco dei
cittadini, per impedire che l’ospedale di Formia sia depotenziato. Zingaretti
immagini quello che vuole, continui a vendere sogni. Noi partiamo dalla
realtà e su questa pretendiamo, senza se e senza ma, che si intervenga
immediatamente”.