Nel pomeriggio di Giovedì 1 Novembre abbiamo effettuato un sopralluogo alla centrale dove si trovano le pompe di sollevamento dell’acqua provenienti dalla sorgente Mazzoccolo, posta all’incrocio tra via Solaro e via dell’Acquedotto Romano, perché ci avevano segnalato che il guasto che stava mettendo in ginocchio la nostra città era da addebitarsi ad un malfunzionamento della centrale stessa.
Ed infatti abbiamo potuto constatare con i nostri occhi che la centrale era completamente allagata, tant’è che erano lì sul posto sia i tecnici di Acqualatina, guidati dal dott. Cima, in qualità di direttore operativo di Acqualatina S.p.A. e sia il personale di varie ditte esterne che stavano provando a svuotare la centrale dall’acqua e dal fanghiglia in essa penetrate.
Abbiamo scoperto, poi, chiacchierando con chi da ore era lì sul posto, che l’allagamento della sala pompe poteva essere evitato semplicemente azionando una banalissima paratia antiallagamento, che avrebbe evitato i danni alle pompe elettriche deviando l’acqua che ha, invece, sommerso i locali.
Sembra che azionando la paratia antiallagamento, i motori delle pompe non si sarebbero bruciati, e l’acqua non sarebbe mancata neanche per un minuto. Ad azionare la paratia antiallagamento, nei 50 anni di esistenza della sala pompe della sorgente Mazzoccolo, erano i dipendenti del Comune di Formia (quando l’acqua era pubblica).
Se questa notizia è vera, se cioè vi è stata una colpevole distrazione da parte dei tecnici di Acqualatina nell’azionamento della paratia antiallagamento, siamo pronti a segnalare la cosa alla Procura della Repubblica di Latina, perché individui prontamente le responsabilità penali dei criminali che avrebbero dovuto provvedere a ciò, e che venga loro imposto il pagamento dei danni che i cittadini e le attività commerciali formiane e gaetane hanno subito e stanno subendo in questi giorni.
Troviamo inoltre offensivo per i cittadini di Formia dover leggere in coda ad ogni comunicato, che viene inviato alla stampa, la frase: “La Società è costantemente impegnata nella risoluzione della problematica e nella massima diffusione dell’informazione alla cittadinanza”.
E’ ora, invece, che si prendano i provvedimenti del caso perché si ponga fine ad una gestione del servizio idrico che tanti danni ha arrecato alla nostra città, nel complice disinteresse dei nostri amministratori, che pendono dalle labbra di Acqualatina.
Nel frattempo centinaia di cittadini sono costretti a recarsi presso le fontane pubbliche per cercare di recuperare un minimo d’acqua che possa almeno permettere loro di espletare i comuni bisogni fisiologici, fintanto ovviamente che l’acqua non cesserà di scorrere.
Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia