Dopo la presentazione in pompa magna, presso il centro conferenze del CONI, da parte del sindaco Bartolomeo e della sua giunta, ci saremmo aspettati l’immediata pubblicazione, sul sito del comune, di tutta la documentazione inerente la variante del piano regolatore generale disegnata dall’architetto Purini.
Ed invece, nonostante siano passati molti giorni, ancora niente, nonostante anche una nostra email all’indirizzo del nuovo responsabile all’urbanistica arch. ASTARITA.
Insomma si promette trasparenza e partecipazione ma quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, iniziano i dolori per noi cittadini.
D’altronde è lo stesso sindaco che, durante un dibattito televisivo avvenuto in campagna elettorale, promise di farci avere copia della documentazione riguardante il porto turistico della società Marina di Castellone spa, di cui maggiore azionista è una società del senatore democratico Raffaele Ranucci.
Peccato poi che noi questa documentazione non l’abbiamo ancora ricevuta.
Il porto “Marina di Castellone” dovrebbe essere costruito nei prossimi anni nella nostra città, ma ci risulta che ancora sia mancante della valutazione di impatto strategica, autorizzazione necessaria per opere così devastanti dal punto di vista ambientale.
E’ molto curiosa la storia della nostra richiesta di accesso agli atti per tentare di ottenere la documentazione sulla nuova struttura portuale.
Infatti nel luglio del 2011, l’arch. Eleonora Daga, responsabile del procedimento, ci comunicò che la società costruttrice, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n.184 12 aprile 2006, aveva espresso parere negativo alla nostra richiesta, datata 30 Maggio 2011, di accesso agli atti, essendo il procedimento in itinere. Rimaneva la possibilità di una semplice visione, senza estrazione di copia degli atti approvati con Delibera di Consiglio comunale. n.26 del 06 giugno 2011, escludendo comunque gli elaborati con particolare costruttivi con soluzioni tecnologiche d’avanguardia proposti dalla stessa società (chissà perché!!!).
Ovviamente declinammo l’invito, visto che la nostra intenzione era di rendere pubblica l’intera documentazione e con una semplice visione non sarebbe stato possibile.
Ciò non ci ha ovviamente impedito di formulare le nostre osservazioni contro la realizzazione di tale mostruosità, osservazioni che sono ancora valide.
Quello che però ci preme sottolineare è come sia un vero peccato che la trasparenza amministrativa venga sbandierata in campagna elettorale come uno dei pilastri della propria azione di governo e poi invece nei fatti si fermi fuori dal palazzo, quando invece sarebbe necessario che l’operato dell’amministrazione comunale fosse sempre improntata al rispetto di tale “regola”, soprattutto quando ci sono in ballo temi quali lo sviluppo della nostra città.
Noi però non demordiamo e quindi nei prossimi giorni depositeremo una richiesta di accesso agli atti per avere copia della documentazione della variante al piano regolatore e quindi poter entrare nel merito della questione e dando quindi il nostro contributo, affinché noi si possa finalmente disegnare un piano regolatore generale a misura d’uomo, in particolare per quanto riguarda il recupero di aree dove realizzare alloggi di edilizia popolare, capace di soddisfare i bisogni delle tante famiglie, e sono molte, che non hanno soldi per costruirsi un alloggio privato.
Vogliamo evitare inoltre che la redazione della variante al P.R.G. si possa trasformare in uno strumento per appagare gli appetiti dei soliti “palazzinari”, che si stanno spolpando la città da quaranta anni, grazie alla compiacenza di chi ci governa.
Gennaro Varriale
segretario del circolo ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista Formia