Si è tenuta ieri mattina (Mercoledì 13 Marzo) alle 9 presso la sede distaccata di Gaeta del Tribunale di Latina l’udienza del processo a carico dei due attivisti del Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina, Marcello Zennaro e Delio Fantasia.
In aula erano presenti tutti gli avvocati e gli imputati, tranne i due querelanti, Raimondo Besson e Silvano Morandi, ovvero coloro che attraverso la propria azione giudiziaria avevano promosso il processo penale.
Nell’udienza di ieri era prevista la deposizione delle parti, Besson e Morandi da un lato, e Fantasia e Zennaro dall’altro. L’assenza di Besson e Morandi ha costretto però il giudice Carla Menichetti a rinviare l’udienza al 20 maggio prossimo, tenendo sospeso un procedimento penale che si sarebbe dovuto risolvere in modo celere.
Il colpo di scena si è avuto quando l’avvocato di Besson e Morandi non è riuscito a giustificare l’assenza in aula dei due suoi clienti: prima adducendo problemi di salute senza alcuna riscontro di certificazione medica e poi adducendo generici motivi di impegni dell’ultimo minuto che non avrebbero consentito ai due querelanti di essere a Gaeta. E stato a questo punto che il giudice Menichetti, particolarmente indispettito, ha sanzionato Besson e Morandi e ha ordinato formalmente ai Carabinieri di prelevarli presso le proprie abitazioni e trascinarli coattivamente all’udienza del 20 maggio prossimo. Una disposizione inconsueta per un processo penale, dove generalmente a essere accompagnati dai Carabinieri sono gli imputati.
Fantasia e Zennaro, difesi dall’avvocato Mattia Aprea, e per nulla intimoriti dalle circostanze, erano pronti fin dal primo mattino a deporre in aula e sostenere le loro ragioni, ma la “latitanza” dei due accusatori ha reso vana ogni possibilità di difesa. Ora il processo è rinviato al 20 maggio, quando in aula, scortati dai Carabinieri, dovranno presentarsi Besson e Morandi, difesi, a spese dei contribuenti, dallo studio legale Volo di Roma, per deporre contro i due attivisti del comitato.
Nel frattempo, da quando cioè i due attivisti del comitato furono querelati, Raimondo Besson è stato arrestato altre volte per incarichi in aziende dell’acqua in Calabria e per devastazione ambientale, e Silvano Morandi ha costituito una società di profitto in proprio e ha avuto un affidamento gratuito e senza alcun bando pubblico dal sindaco di Latina per la gestione delle casette dell’acqua, dove potrà vendere acqua potabile senza alcun onere (casette dell’acqua). In pratica dopo non aver risolto il problema dell’acqua potabile ha creato un’azienda per somministrare acqua potabile a pagamento. Il danno e la beffa.
per il Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Formia
Gennaro Varriale
Vincenzo Giuffrida