“Fare il Sindaco, oggi, è un impegno, seppur ambizioso, comunque irto di difficoltà, per le eccessive responsabilità, tra l’altro non adeguatamente retribuite, soprattutto in un comune come Formia, da anni vittima di una gestione passiva ed inconcludente, che ha relegato la città in una posizione del tutto marginale, rispetto all’intero comprensorio ed a quelle direttrici di sviluppo, che pure, i previsti interventi di sostegno, regionali, nazionali ed europei, lascerebbero ipotizzare. Ho comunque accettato di candidarmi a sindaco, proprio per l’amore verso questa città, che è estremamente forte, così come è
insita nel Dna della mia famiglia la capacità di amministrare, in maniera concreta e trasparente. A qualche mio detrattore, vorrei dire che preferisco i bilanci consuntivi ai programmi preliminari che molto spesso si traducono nel classico libro dei sogni. Mi sento l’uomo del fare, quello che opera
concretamente, giorno dopo giorno, piuttosto che un fatuo affabulatore, alle cui promesse seguono immancabili delusioni. Oltre dieci anni di consigliere comunale, sempre come primo eletto ed una integerrima carriera professionale mi hanno temprato in modo tale che mi sento pronto a lavorare, assieme a tanti amici, per il vero rinascimento di Formia.
Inoltre, ho già chiarito che non mi sono certo autoproposto per la candidatura a Sindaco, ma con senso di appartenenza, ho aderito alle sollecitazioni dei vertici di Forza Italia, dal Senatore Claudio Fazzone, all’Eurodeputato Salvatore de Meo, dal Consigliere regionale Pino Simeone, al Presidente del
Consorzio Industriale Salvatore Forte. E, purtuttavia, tengo a precisare che non sono espressione di una singola forza politica, ma di una più ampia coalizione, composta, per ora, da ben sette liste e che ha visto confluire, accanto all’area di centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d’Italia, forze moderate e
trasversali, persone da sempre impegnate nel sociale e nel volontariato, tanti giovani ai quali è stata negata anche la speranza di un dignitoso futuro, per finire ai concittadini dei nostri quartieri, delle frazioni e delle periferie, da anni disconosciute ed abbandonate. Ecco, tutti assieme lavoreremo per
Formia, con lealtà e passione.
In quanto ai temi principali del nostro programma, ribadisco, in primo luogo, il rinnovo della macchina amministrativa comunale, una politica più attenta verso i giovani, creando nuovi sbocchi occupazionali ed iniziative a loro sostegno. Sport e Turismo debbono ritrovare il loro ruolo trainante, sfruttando al
meglio la presenza del Coni, non solo con l’atletica leggera, ma ponendo Formia al centro di altre discipline, come la vela, la scherma ed il tennis, oltre al previsto campo da rugby. Altri aspetti centrali sono l’eliminazione del degrado presente in città, la riqualificazione delle periferie ed una serie di opere
mirate nei luoghi simboli di Formia, come la pineta di Vindicio, il portcciolo di Caposele, l’area Vespucci, il parco De Curtis ed altre aree verdi presenti in città, ma oggi in uno stato di abbandono. Vogliamo, in definitiva, dare quel senso di sicurezza indispensabile per coloro che hanno intenzione di investire i propri capitali nel nostro territorio, potenziare l’offerta recettiva e puntare sulla qualità, senza aver paura di fare delle modifiche.”
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