venerdì 22 Novembre 2024,

Regione

Ξ Commenta la notizia

Forte: “Creare sinergie con enti locali e categorie per rilanciare l’economia”

scritto da Redazione
Forte: “Creare sinergie con enti locali e categorie per rilanciare l’economia”

Il Lazio decide e cambia”: questo il tema dell’incontro tenutosi questo pomeriggio presso la sala conferenze del Museo Cambellotti di Latina organizzato dall’assessorato regionale allo sviluppo economico in collaborazione con la Camera di commercio di Latina. L’iniziativa, alla quale hanno preso parte tra gli altri l’assessore regionale allo sviluppo Guido Fabiani e il consigliere regionale pontino del Pd Enrico Forte, ha puntato i riflettori sul percorso di definizione della nuova programmazione dei Fondi Europei e sul processo partenariale utile a condividere con le parti sociali, le rappresentanze istituzionali e i protagonisti della realtà economica e sociale del territorio le priorità e le linee di intervento del Por Fesr 2014 – 2020.
In sala c’erano inoltre molti rappresentanti degli enti locali e delle associazioni di categoria, soggetti con i quali la Regione Lazio intende dare vita ad una partnership per individuare i percorsi e gli investimenti da effettuare proprio grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea.
I fondi Ue – ha sottolineato nel suo intervento il consigliere Enrico Forte – rappresentano in questa fase economica l’unica chance per i territorio e gli enti locali dei finanziare progetti credibili e quindi rilanciare l’economia locale. Per quanto riguarda la provincia di Latina sono tre i settori sui quali investire, vale a dire l’economia del mare, il comparto chimico-farmaceutico e il settore agroalimentare oltre alle aree interne e all’inclusione sociale. Gli incontri di ascolto avviati sui territori del Lazio dalla Regione – ha concluso Forte – rappresentano l’avvio concreto di un dialogo che dovrà portare all’individuazione di progetti in totale sinergia con gli enti locali e le associazioni di categoria, progetti da inserire nella programmazione 2014-2020 e dunque da finanziare con i fondi europei”.

Rispondi alla discussione

Facebook