Al SEGRETARIO PROVINCIALE
MICHELE FORTE
Sono nell’UDC da circa quindici anni, dopo aver precedentemente militato nella Democrazia Cristiana, e nel mio piccolo con coerenza e senso di responsabilità penso di aver contribuito alla sua crescita.
Ho fatto tante campagne elettorali per questo partito a tutti i livelli mettendoci il massimo impegno, la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo, la mia professione, la voglia di fare squadra.
Ho provato, con correttezza, a creare rapporti collaborativi con lei, per rendere maggiormente visibile l’impegno di tutti a migliorare il nostro territorio e a risolvere problemi di non facile soluzione, ma senza riuscirci.
Signor Segretario, con la presente le esprimo il mio malcontento in merito alla mia militanza in questo partito arroccato e chiuso che non pone più l’uomo e i suoi bisogni al centro della politica per chi come me la intende come una missione e non come un mestiere.
Ora, non sarebbe giusto continuare ad essere parte di questo partito, di cui lei ne è Segretario, senza la giusta serenità e il giusto entusiasmo, che oggi non ho più, per un insieme di cause, anche di impegni e di accordi politici presi, non solo da lei, e non mantenuti.
Queste dinamiche, a mio parere, sembrano collocarsi su una linea di assoluta continuità con una logica che mira e preferisce la conservazione dello status quo, logica che ritenevo, non potesse riproporsi in eterno e che ha il solo fine di chiudere spazi e possibilità alle nuove classi dirigenti.
Non ho omesso, in tante occasioni, di mostrare ciò, e non ho neanche ignorato l’emergere di una visione che riteneva che la mia posizione costituisse, all’interno di questa logica molto familiare, un appesantimento o, addirittura, un problema.
La mia sospensione non è una rinuncia, bensì una scelta di proseguire in piena libertà, quell’iniziativa politica che per essere svolta non ha bisogno di ruoli all’interno di un partito quanto, invece, all’interno della comunità in cui si opera.
Forte Gianpiero