Circostanze che erano state individuate tra il giugno e il dicembre 2019 quando a capo dell’amministrazione c’era il sindaco facente funzioni (e poi eletto sindaco a settembre 2020) Roberta Tintari. Archiviati anche gli assessori dell’epoca Danilo Zomparelli (Lavori Pubblici) e Gianni Percoco (Demanio), più il dirigente del demanio Corrado Costantini, l’amministratore di fatto della cooperativa “Mare e Monti 2018” Mauro Masci e il coordinatore di Fratelli d’Italia a Terracina, Fabio Minutillo.
Masci e Minutillo si sarebbero accordati, secondo gli inquirenti, con Procaccini, Percoco, Tintari e Zomparelli, per fa svolgere il servizio di assistenza e salvataggio sulle spiagge di Terracina alla coop Mare e Monti di Avelli, così da fargli ottenere 80mila euro senza procedura pubblica. Masci e Minutillo avrebbero inoltre sollecitato i funzionari che si opponevano a mantenere gli accordi.
Lo stesso Procaccini avrebbe incalzato il funzionario Costantino a risolvere l’empasse fornendo tre soluzioni possibili così da fargli adottare una delibera che assegnasse il contributo alla Coop Mare e Monti. Alla fine Costantino avrebbe adottato la determina con cui assegnava alle associazioni sindacali dei balneari, Sib Terracina e Cna Office Mediterraneo il contributo di oltre 48.700 euro, poi girato alla coop di Avelli. Accuse, come detto, tutte archiviate (leggi di seguito l’approfondimento di Latina Tu sulla vicenda).
E Procaccini, naturalmente, esce di scena anche per quanto riguarda il capo d’imputazioni in cui gli viene contestato l’induzione indebita a dare o promettere utilità, ossia le ingerenze dell’ex sindaco nei confronti della dipendente Suap per rilasciare la licenza a Oasi Sea Park e i favoritismi per la concessione dell’Arena del Molo alla “The Spot” di Zanchelli. Secondo gli inquirenti, la “The Spot srl” “era sponsorizzata politicamente dall’onorevole Procaccini, che avrebbe sostenuto la campagna elettorale per le elezioni europee“.
Come noto, Procaccini, sindaco di Terracina dal 2011 al 2019, è un europarlamentare (Fratelli d’Italia) e gode di immunità, dunque l’autorità giudiziaria è obbligata a chiedere l’autorizzazione sia per indizi di prova a suo carico che per eventuali misure cautelari (non è questo il caso).
da Latina Tu di oggi 17.3.2023