Domani si svolgeranno le elezioni per la provincia di Frosinone, presto anche nelle altre province del Lazio. Ancora una volta verrà perpetrato il furto di democrazia nei confronti dei cittadini a seguito dell’abolizione del loro diritto di voto con la legge n. 56 del 2014. Mentre le province sono rimaste in vita come istituzioni, totalmente depotenziate rispetto alle loro funzioni originarie, la composizione del consiglio provinciale avviene infatti con elezioni di secondo livello, in cui votano soltanto consiglieri comunali. Si è trattato dell’ennesimo scippo nei confronti della diretta espressione politica popolare, teso ad allontanare sempre di più la cittadinanza dall’accesso alle istituzioni. La scusa è stata quella di risparmiare risorse rispetto ai “costi” delle province, per le quali si è risparmiato soltanto nei confronti della partecipazione ad una istituzione, che rappresentava un’importante articolazione delle politiche regionali ed una interfaccia utile per le rivendicazioni dei territori.
Rifondazione Comunista del Lazio denuncia ancora una volta quello che è stato un vero e proprio scippo di democrazia di un sistema politico in cui, oltre tutto, avvengono sempre più spesso inciuci e commistioni tra forze del centro destra e del centro sinistra.
Loredana Fraleone – segretaria regionale Rifondazione Comunista/SE del Lazio
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