Il 15 febbraio 2016, alle ore 21.00 circa, in Roccasecca via del Tracciolino, nel contesto di un dispositivo di contenimento areale attuato a seguito di una rapina a mano armata poco prima perpetrata da malviventi, travisati e armati di pistola e machete, in Casalvieri, ai danni del supermercato Eurospin, i militari della locale Stazione Carabinieri traevano in arresto i sottonotati indagati, poiché ritenuti responsabili dei reati di “concorso finalizzato alla rapina aggravata, porto di illegale di arma clandestina completa di relativo munizionamento e ricettazione“: R. S., 26 enne residente a San Giovanni Incarico; N. A., 28 enne residente a Monte San Giovanni Campano; F.C., 20 enne residente a San Giovanni Incarico; C.V., donna 28 enne residente a Piglio; S.A.M.A.E., 30 enne egiziano residente a Ferentino.
Nella circostanza i militari operanti, attuando il piano anti rapina, dopo aver attuato un posto di controllo lungo una possibile via di esfiltrazione percorsa dai rapinatori in fuga, intercettavano e bloccavano l’autovettura Fiat Punto di colore nero, utilizzata dai predetti malviventi. Nel corso delle conseguenti perquisizioni personali e veicolare i militari procedenti rinvenivano e sequestravano: un’arma clandestina, realizzata previa modifica di una fedele riproduzione di una pistola marca beretta mod. 85, perfettamente funzionante, completa di caricatore contenente nr. 4 munizioni cal. 7,65, occultata sotto il sedile anteriore destro del veicolo; la somma contante di euro 1.890, corrispondente a quella asportata nel corso della rapina precedentemente perpetrata.
Le successive indagini svolte unitamente ai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Sora e della Stazione Carabinieri di Casalvieri, consentivano il rinvenimento e sequestro in Casalvieri, località Stazione, di una seconda autovettura Fiat Punto sempre di colore nero, risultata asportata in Castro dei Volsci in data 8 febbraio 2016 ed utilizzata dai malfattori nelle prime fasi della fuga. Così in un comunicato il Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone.
All’interno del predetto veicolo veniva rinvenuto e sequestrato: un machete avente una lama della lunghezza di cm 40, utilizzato per la rapina; nr. 1 passamontagna. Nel medesimo contesto operativo si accertava che nel corso della rapina, materialmente perpetrata da F.C., armato di machete e da S.A.M.A.E., armato di pistola, quest’ultimo aveva tentato di esplodere due colpi a scopo intimidatorio, non riuscendovi solo a causa di un inceppamento dell’arma, aveva lasciato cadere sul pavimento due proiettili cal. 7,65 inesplosi, conseguentemente repertati e sequestrati. Ricostruendo la dinamica del grave delitto si appurava che la donna (C.V.) si era posta alla guida dell’auto rubata e utilizzata per la fuga iniziale mentre i rimanenti due complici avevano successivamente raccolto i rapinatori con l’autovettura pulita per favorirne la fuga. Gli oggettivi e contestuali riscontri acquisiti risultavano pienamente concordanti con le risultanze investigative già raccolte dall’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontecorvo, tempestivamente refertate all’A.G., le quali avevano consentito di focalizzare l’interesse operativo proprio nei confronti dei componenti della stessa banda, presumibilmente responsabili di almeno ulteriori 4 analoghe rapine rispettivamente perpetrate nelle sottonotate date e per le quali sono in corso approfonditi accertamenti: 30 gennaio 2016, ai danni del Bar tabacchi ricevitoria di Monte San Giovanni Campano, bottino Euro 1.000; 09 febbraio 2016, ai danni del Bar Holiday di Ceprano, bottino Euro 1.000; 11 febbraio 2016, ai danni della ricevitoria Tabacchi “Caldaroni” di Arce, bottino Euro 2.000; 13 febbraio 2016, ai danni della ricevitoria Tabacchi “Buttarazzi” di Monte San Giovanni Campano, bottino Euro 1.300. Espletate le formalità di rito gli arrestati venivano associati alla Case Circondariali di Cassino e Roma Rebibbia. La complessa attività investigativa è stata coordinata dal Dott. Alfredo Mattei Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Cassino. L’ottimo risultato operativo deriva sicuramente dalla sinergica attività diuturnamente profusa nell’ambito delle attività protese al controllo qualificato del territorio, propedeutico per l’attuazione di dispositivi di contrasto preventivi e repressivi, conclude il Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone.