giovedì 21 Novembre 2024,

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Balletta: ”Gaeta è in ginocchio e il sindaco pensa a issare lo striscione”

scritto da Redazione
Balletta: ”Gaeta è in ginocchio e il sindaco pensa a issare lo striscione”

Il programma elettorale era paragonabile a un palazzo di dieci piani, peccato che a oggi la maggioranza di governo non è neanche riuscita a entrare dall’ingresso di servizio.
Giorno dopo giorno l’amministrazione del sindaco “burocrate” sta facendo emergere un preoccupante ”difetto di fabbrica”: la mancanza di ”rispetto” verso i cittadini.
Sicuramente una buona politica fiscale da parte del comune specie in questo delicatissimo momento sarebbe opportuna. Credere che con l’affissione di uno striscione sul balcone del comune, chi sta amministrando (si fa per dire), non credo si possa ritenere solidale nei confronti della città, attaccando perdipiù in maniera sconsiderata il governo centrale sull’aumento delle tasse, sia atto sufficiente a risolvere i problemi, lo trovo ridicolo e offensivo.
Giunti a questo punto ritengo sia necessario mettere fine alla pagliacciata perchè non si può far finta di niente, e invito il Primo cittadino a rimuovere lo striscione ricordandogli che quella non è casa sua ma di tutti i gaetani.
E’ assordo poi che da una parte ci si professa al fianco della città e poi nei fatti l’amministrazione comunale va ad applicare le aliquote massime su IRPEF, COSAP, TARES e IMU, senza dimenticare che molti servizi alla famiglia e alle imprese sono in pratica raddoppiati. Forse è meglio che il sindaco trovi un altro posto dove affiggere lo striscione e magari chiarisca con quali denari lo ha pagato, mostrandoci eventualmente  la fattura. L’operazione dello “striscione vanesio” la considero una pessima iniziativa  anche perché  Mitrano, pur proponendola ai comuni vicini, non è riuscito ad aggregare neanche uno. E ti credo. In questa vicenda c’e’ solo tanta ambiguità e confusione, dove è bene rilevare che il comune di Gaeta poteva e doveva fare di più sulla pressione fiscale, invece ha preferito dare il colpo di grazia alla città.
Oggi Gaeta è in pratica in ginocchio, alla fame, con una percentuale impressionante di disoccupati, mentre il primo cittadino, un populista di paese mal riuscito, si preoccupa di disporre uno striscione senza né capo né coda.
A tutto ciò si aggiunga una lunga serie di sprechi e azioni inopportune quali: 10.000 euro spesi per l’inaugurazione della scuola Mazzini, senza uno straccio di documento sul loro effettivo utilizzo, ingenti somme stanziate per progetti che rimasti solo sulla carta, una moltitudine di  viaggi all’estero con variopinte  delegazioni comunali che non hanno praticamente portato indietro  nulla di utile per la comunità. Senza dimenticare ben 15.000 euro incassati annualmente dal comune da due società di telecomunicazione per mettere un’antenna per telefonia mobile nel centro del paese, a pochi passi dalla spiaggia di Serapo, fregandosene completamente sia dell’impatto paesaggistico sia dei rischi sia ne potrebbero derivare alla salute dei cittadini. Su quest’argomento poi è lecito domandarsi che fine abbia fatto il famoso Piano Antenne, in quale cassetto polveroso è stato riposto. Il centro – destra di Gaeta non può e non deve abituarsi a questo tipo di conduzione politica e amministrativa per non correre il rischio di assuefarsi a una gestione al ribasso, sotto tutti i punti di vista. Occorre ripartire mettendo al centro il valore e la credibilità delle persone, dove la lotta alle diseguaglianze possa diventare il motore per la crescita.

Giovanni Balletta

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