Ci risiamo, in città un nuovo ed eloquente segnale di quanto il nostro sindaco non tenga per niente al tema del lavoro.
Questa è la sintesi della recente azione dell’amministrazione comunale, che ha permesso la vendita di pesce in cassette di polistirolo sui marciapiedi di fronte l’ormeggio delle barche da pesca nel quartiere “Pesciera”.
Spiace dirlo ma cosi conciati non facciamo nessun passo in avanti, anzi torniamo drammaticamente indietro.
Siamo dunque alle solite: invece di lavorare per la costruzione del nuovo mercato ittico, l’amministrazione comunale dedica tempo prezioso a iniziative senza futuro.
Ma come è possibile accontentarsi della vendita di quattro cassette di pesce tra macchine e furgoni e non riflettere invece sul fatto che un nuovo mercato ittico non solo andrebbe a stabilizzerebbe molti posti di lavoro ma ne creerebbe di nuovi, in un comparto, quello della pesca, che oggi vive praticamente attaccato al filo alla bombola d’ossigeno.
E che non mi venissero a raccontare che con quest’operazione si rafforza la pesca, oppure si aiutano famiglie in difficoltà.
Va detto chiaramente che con questo sistema di gestione della città si affossa l’intero settore, innescando un’inutile guerra che non avrà nè vincitori nè vinti tra chi vende il pesce nei due lati dei marciapiedi.
Se prima avevamo una sola area di degrado, oggi ne abbiamo due, mentre diventa lapalissiano che sindaco non è a conoscenza che a Civitavecchia, tra le prime opere realizzate dall’Autorità Portuale, c’è proprio il mercato ittico.
Non sarebbe forse il caso che il sindaco abbandoni definitivamente azioni che non producono un solo posto di lavoro e chiedesse all’Autorità Portuale di Civitavecchia di stanziare fondi, veri, per la costruzione del nuovo mercato ittico?
Sono anni che aspettiamo!!!
L’amministrazione imperterrita continua però nel sottovalutare tutto ciò, non rendendosi conto che sta scherzando con il fuoco, perché anche a Gaeta c’è molta depressione e un’esasperazione che sta crescendo ogni giorno di più.
Il sindaco continua da tutti a essere accusato di portare avanti azioni esclusivamente al ribasso e fa finta di non capire, anzi concorre a declassare comparti di tradizione, come la pesca.
Non è possibile vendere pesce la mattina tra le palme, il pomeriggio su un marciapiede e la sera su qualche concessione edilizia; il sindaco deve lavorare a provvedimenti organici, perché la situazione in città è più grave
di quanto vuole pervicacemente nascondere.
C’è la consapevolezza in città che Mitrano non ha ridotto nessun gap rispetto agli anni passati, anzi li ha tutti drammaticamente peggiorati, soprattutto quelli legati alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Al sindaco da mesi continuo a chiedere un cambio di passo amministrativo, ma è evidentemente ancora troppo impegnato nelle alchimie post elettorali.
Se vuole amministra bene Gaeta però deve scendere in campo per cose importanti, capaci di cambiare il volto alla città, che oggi è in frantumi.
Se non è in grado di fare questo ormai inevitabile scatto d’orgoglio, credo debba ragionare nel farsi da parte: nel suo interesse e per quello dell’intera comunità.
Giovanni Balletta