Gentile Signor Sindaco Cosimino Mitrano,
scriviamo per conto di moltissimi cittadini di Gaeta, che incontriamo quotidianamente, i quali lamentano gravi condizioni economiche, e molti di loro, troppi, già versano in estrema povertà, conseguenza non solo della crisi economica dell’intero Paese, ma anche della distrazione o disinteresse della politica locale.
Premesso che le amministrazioni comunali non sono vincitrici di lotterie ma “dipendenti” dei cittadini, come tali devono fare gli interessi della collettività, senza richiedere sacrifici inutili, e devono garantire una aspettativa di vita dignitosa per tutti.
Anche lo stesso sindaco, in quanto “dipendente”, deve ritenersi al servizio del cittadino e non solo dei “nominati”, dei “delegati”, degli “assessori” e degli “appaltatori”, che oltretutto spesso provengono da altre città.
Le chiediamo pertanto di destinare più risorse a favore dei cittadini meno abbienti, ai quali non può importare quanti alberi ha fatto piantare, o che tipo di pietra ha acquistato per i marciapiedi. Diminuisca la spesa programmata per opere di minor priorità, affinché siano detassate e non tartassate a tappeto e indiscriminatamente le fasce deboli, magari utilizzando criteri valutativi considerando i patrimoni di un certo livello o sui redditi (ISEE). Prenda spunto dai comuni d’Italia, oggi amministrati da sindaci del Movimento 5 stelle, i quali hanno abolito la TASI, e non aumentato la TARI (come nel nostro comune).
Rifletta, ma in fretta, perché molti Gaetani hanno perso il lavoro, il 70% dei giovani risultano emigrati, inoccupati o a carico di genitori 50/70enni precari o pensionati. Caro Sindaco, i Gaetani hanno fame.
Fiduciosi, le porgiamo distinti saluti.
Attivisti del M5S Gaeta