Le forze politiche che si candidano ad amministrare la città hanno il dovere di far conoscere la loro idea di Città e di come realizzarla. Purtroppo capita sempre più spesso invece che si è obbligati ad intervenire per denunciare comportamenti a dir poco equivoci e che inducono a sospettare oscure manovre poste in essere per agevolare pochi a danno dei molti cittadini ignari. Le nostre sono denunce politiche legittime che si rivolgono a chi esercita il potere in questa Città. Le denunce alle Autorità di Polizia fanno il loro corso e, prima o poi, la Magistratura deciderà il da farsi. Ma la denuncia politica, quella, spetta a noi e allora non possiamo sottacere quanto continua ad accadere sotto gli occhi inconsapevoli di migliaia di cittadini sul piazzale della ex stazione ferroviaria, delle implicazioni di personaggi noti nell’acquisto di porzione del piazzale, personaggi, che come si legge in un articolato “pezzo” giornalistico a firma di Adriano Pagano apparso oggi su Face Book, non sono del tutto sconosciuti al Sindaco Mitrano che, tuttavia, nel Consiglio Comunale dello scorso luglio ha giurato di non sapere nulla della vendita del piazzale della stazione da parte del Consorzio ad una società privata che fa capo proprio ad uno di questi personaggi. Forse dovremmo credergli perché ci piace pensare che chi occupa posti di tale importanza abbia forte senso di responsabilità e che la sua azione sia ispirata solo dal nobile pensiero di tutelare il bene comune. Forse! Sta di fatto però che anche dopo aver appreso del “fattaccio”, lui e la sua solida e silenziosa maggioranza hanno rigettato una mozione presentata dai due unici Consiglieri di Minoranza che gli avrebbe consentito di riparare a quella “distrazione”. Il rigetto di quella mozione ha manifestato la reale intenzione politica del Sindaco ed ora anche i cittadini meno attenti cominciano a farsi delle domande.
E sempre più l’Amministrazione Mitrano appare pasticciona ed in preda a crescente ansia da prestazione tanto da farsi riprendere dalla Provincia di Latina e dal Consiglio Comunale di Itri per l’altra oscura vicenda del forno crematorio e della pratica relativa che sembra essere priva di fondamentali comunicazioni della Provincia e di alcuni necessari pareri.
Gaeta ha un urgente bisogno di trasparenza e di legalità, sono i cittadini che lo chiedono.
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