È in programma domenica prossima 13 aprile 2014 alle ore 20.00 nel piazzale antistante il Tribunale di Gaeta la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo a cura dell’Associazione Antares di Gaeta, alla quale presenzierà l’Arcivescovo di Gaeta S.E. Mons. Fabio Bernardo D’Onorio.
A tal proposito il vicario generale Mons. Giuseppe Sparagna afferma: “Ricordo ancora con grande intensità interiore, anche se sono passati tantissimi anni da allora, l’emozione vissuta quando in paese si fece la sacra rappresentazione del Signore: tutto quanto narrato nel Vangelo diventava realtà davanti ai miei occhi… Gesù Cristo, la Madonna, Pilato, il Cireneo, la Veronica in carne e ossa… la croce, la flagellazione, la corona di spine…
Quella sera per la prima volta riuscii a percepire qualcosa della sofferenza di Gesù, della cattiveria umana.
Per questa esperienza, sono grato e lodo l’Associazione Antares di Gaeta, che ci fa dono della “Sacra Rappresentazione della Vita, Passione e Morte di Gesù di Nazareth”.
È la possibilità per tutti di vedere dal vivo quei terribili momenti della Vita del nostro Signore Gesù Cristo.
Un’ulteriore rappresentazione di lode sta nel fatto che questa Sacra Rappresentazione viene realizzata nella Domenica delle Palme, dunque all’inizio della Settimana Santa, nei giorni in cui la Chiesa Universale è chiamata a entrare con fede nell’immenso amore del figlio di Dio e nel dono che fa di se per noi come cibo e offrendosi sulla croce.
Siamo tutti consapevoli che dietro le quinte c’è sempre tanto impegno e dedizione, pertanto il nostro ringraziamento particolare all’Associazione Antares di Gaeta e agli onori divenia doveroso e sentito.
A noi di fuori le quinte l’invito a partecipare all’evento per meglio vivere il mistero pasquale”.
Da parte sua il sindaco del Comune di Gaeta dott. Cosmo Mitrano annota: “La vita di Gesù è sempre stata al centro della riflessione umana che comunemente è riservata alla sfera intima e spirituale personale o comunitaria nella liturgia ma spesso si è tradotta in molteplici forme espressive dell’intero arco dell’esperienza dell’uomo. Da quelle artistiche, come ad esempio la poesia, lo pittura, la musica, a quelle più semplici e immediate quali quelle della religiosi là popolare.
La Passione di Gesù è una forma della religiosità cristiana, è quindi un modo con cui l’uomo traduce con gesti e parole la sua esigenza di comunione con Dio.
La drammatizzazione degli ultimi momenti della vita di Gesù è un’espressione di questa esigenza relazionale.
La Passione di Gesù è dunque un aspetto del dramma liturgico inerente alla religiosità popolare.
È uno degli eventi più attesi del periodo pasquale nella nostra città.
Un appuntamento spettacolare di grande coinvolgimento spirituale che richiama molta gente che con pazienza, con fede e nel silenzio il giorno delle Palme ripercorre le ultime vicende della vita di Gesù.
La carica spirituale intrinseca che la Passione custodisce in sé genera un dialogo impercettibile tra chi assiste e l’avvicendarsi delle scene che si dipanano lungo l’intera rappresentazione.
La sacra rappresentazione della Passione contribuisce a far cogliere l’intima tensione costruttiva e drammatico -narrativa dove per il memoriale della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo tutto si risolve in commozione interiore.
L’allestimento scenografico, lo studio del copione, la gioia di stare insieme e di fare qualcosa di grande sono il collante del gruppo di giovani e meno giovani dell’Associazione Antares di Gaeta che, sotto l’accurata regia del professore Nicola Di Tucci c con la collabora zione dell’Associazione Sogni e Spade. riescono ad attrarre un gran numero di spettatori – fedeli.
Nell’augurare a tutti voi una Buona Pasqua, rinnoviamo nello spirito della festa il nostro desiderio di conciliazione, di amicizia e di solidarietà”.
Personaggi ed interpreti principati: Gesù di Nazareth: Angelo Palmieri; Maria: Cristina Pasciuto; Pietro: Nicola Buccarello; Giovanni: Roberto Martone; Giuda: Pierluigi Palmieri; Giovanni il Battista: Claudio Tabacchini; Caifa: Raffaele Palmieri; Nicodemo: Pasquale Picano; Giuseppe D’Arimate: Filippo Grimaldi; Sacerdoti del Sinedrio: Giovanni Fantasia, Giuseppe Galeno, Salvatore De Vellis, Vincenzo Vallefuoco; Pilato: Maurizio Scalesse; Claudia: Antonia Lombardi; Erode: Enzo Bruno; Erodiade: Desirée Palumbo; Centurione: Damiano Succodato; Barabba: Salvatore Scinicariello; Ladroni: Gaetano Annunziata e Antonio Di Florio; regia a cura dell’infaticabile Nicola Di Tucci.