giovedì 21 Novembre 2024,

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Gaeta. I compiti a casa per il sindaco Mitrano

scritto da Redazione
Gaeta. I compiti a casa per il sindaco Mitrano

Perché Mitrano non ha presentato le linee guide del nuovo piano regolatore portuale di Gaeta in consiglio comunale prima di farlo votare in comitato portuale a Civitavecchia? Teme il confronto o ci sono altri motivi? Occorre trasparenza e non giochini di palazzo tra quattro amici e due comì.
Sarebbe stata opportuna una discussione democratica tra maggioranza e opposizione su scelte strategiche per la città dove ognuno avrebbe potuto dire la sua assumendosene le responsabilità. E invece no, tutto continua ad essere gestito nel torbido.
Invito il primo cittadino, anche se in forte ritardo, a presentare in consiglio comunale le linee guida del nuovo piano regolatore portuale, dichiarando pubblicamente quali sono le opere strategiche portuali che saranno realizzate. Ci sarà nel porto commerciale l’ antemurale ? Il comunicato del sindaco non dice nulla, ottimo come spot elettorale.
Questa vicenda, è utile sottolineare, ha risvolti sia politici che di trasparenza e informazione verso la città. Se non ci fossero stati i tanti interventi sulla stampa sul pontile petroli, la città oggi non avrebbe saputo praticamente nulla.
La nostra portualità non necessità di opere faraoniche, buone ad accontentare inutili cortigiani e qualche menestrello. Occorre mettere i piedi per terra e soprattutto chiudere gli attuali lavori al porto.
Dovranno seguire subito azioni tangibili da parte dell’Autorità Portuale per l’apertura di collegamenti marittimi e scali crocieristici. Le Autorità Portuali sono state costituite per questo.
Ma Gaeta, nella promozione del Network, continua a fare la parte della Cenerentola.  Sono questi i temi su cui giudicheremo l’operato di chi si vanta di cambiare il volto della città. Continueremo a vigilare perché il tentativo non si impantani in qualche aiuola.
Nel frattempo però è bene chiarire quelli che sono i pesi e le misure nel rapporto tra comune di Gaeta e Autorità Portuale. Nel forziere di Molo Vespucci entrano ogni anno circa 5 milioni di euro. Il gettito proviene sia dal porto commerciale che dalle concessioni demaniali. Di questa somma sola una piccolissima parte viene spesa su Gaeta, mentre su Civitavecchia nel primo lotto di opere sono stati previsti investimenti per centinaia di milioni di euro mentre secondo lotto, di pochi giorni fa, altri 200 milioni di euro. A tutto questo si devono aggiungere tutta una serie di finanziamenti comunitari e accordi quadro con il governo centrale e il porto di Civitavecchia per la realizzazione di tutta una serie di opere portuali e retroportuali (ferrovia/strade) che permettono oggi di collegare Civitavecchia con oltre 20 nazioni.
Personalmente credo che a Gaeta non ci sia nulla da festeggiare se si considera oltremodo che i famosi 33 milioni di euro che sono stati presentati a più riprese non sono risorse che provengono dalla casse dall’Autorità Portuale ma è un trasferimento di fondi dal governo centrale verso l’ente portuale. Come dire: non ci hanno messo un euro.
Propongo a Mitrano, se davvero vuole essere un innovatore nell’applicazione di un normale federelismo portuale, di lavorare ad un documento di programmazione per la crescita da sottoporre a Monti, in cui l’ente portuale si impegna a girare una percentuale fissa annua di finanziamenti che ottiene sia dall’Europa che da governo centrale sulla città di Gaeta.
A tutto questo ci dovrà essere anche un programma di obiettivi portuali nel breve e medio tempo, la città vuole sapere cosa diventeremo da grandi, diversamente potremmo tranquillamente uscire dal network.
In conclusione e per essere concreti: presentazione delle linee guida del nuovo piano portuale in consiglio comunale e accordo di programma sulla crescita con una percentuale fissa di investimenti su Gaeta. Questo è federalismo. Mitrano ha una grande occasione, speriamo non la spechi.

Giambattista Balletta

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