“Non esiste nessun tesoretto del Comune di Gaeta, men che meno un tesoretto lasciato dalla precedente Amministrazione”. Sono parole del Sindaco Cosmo Mitrano che non lasciano spazio ad inutili polemiche, e smontano quel castello di sabbia costruito su fondamenta inesistenti dal capogruppo del Movimento Progressista.
“L’avanzo di amministrazione relativo al conto consuntivo 2011, approvato dall’assise consiliare lo scorso 4 febbraio, tanto sbandierato dal mio predecessore, non è altro che un risultato puramente contabile a fronte del quale non esistono somme in cassa – spiega il Sindaco intenzionato a fare chiarezza una volta per tutte su una questione importante e delicata: lo stato economico finanziario del Comune, da cui dipendono in sostanza le possibilità di crescita, il livello di servizi offerti, la qualità della vita a Gaeta .
“Il suddetto avanzo – dichiara il Primo Cittadino entrando nei dettagli tecnici – è il risultato della seguente operazione contabile: residui attivi (ovvero somme di denaro accertate, ma non incassate dal Comune come ad esempio contributi regionali) meno i residui passivi (cioè somme impegnate ma non pagate dall’Amministrazione) più il fondo cassa che per il 2011 è pari ad uno scoperto di 564.000 euro (residui attivi – residui passivi + fondo cassa = avanzo di amministrazione). Si capisce facilmente quindi che i 2 milioni di euro di cui parla l’opposizione in realtà sono il risultato di un’operazione matematica, non sono somme di denaro in cassa, e tra l’altro bisogna dire che risultano vincolate alla copertura di crediti inesigibili e quindi già hanno una destinazione condizionata. Non rappresentano un’entrata su cui poter costruire un bilancio di previsione, fondamentale atto di programmazione economico – finanziaria del Comune grazie al quale si prefiggono gli obiettivi dell’azione di governo e si individuano gli strumenti per realizzarli. Tanto più che l’amministrazione precedente non avendo approvato il consuntivo nei termini, ovvero entro il 30 aprile 2012, il tanto decantato avanzo non poteva nemmeno essere applicato (utilizzato), poiché così prevede la legge. E’ quindi a tutti gli effetti un avanzo fittizio.
L’attuale Amministrazione, appena insediata, si è subito messa al lavoro per approvare il bilancio di previsione e la manovra tributaria che ne è conseguita è dipesa esclusivamente dalla riduzione dei trasferimenti statali ai Comuni. Per Gaeta la riduzione ha agito come una vera e propria scure: oltre due milioni di euro in meno dal Governo Monti. Raimondi che accusa me di falsità deve per una volta essere onesto e riconoscere che chiunque fosse salito al governo della città purtroppo sarebbe stato obbligato ad aumentare le tasse per garantire ai cittadini i servizi minimi indispensabili, non avendo a disposizione i milioni di euro erogati in precedenza dallo Stato al Comune. La smettesse dunque di far populismo. E tenga bene in mente che il clientelismo non mi appartiene, semmai sarà una caratteristica propria del modus operandi suo e del suo gruppo. Sia chiaro una volta per tutte: le tasse purtroppo sono servite a compensare i tagli dello Stato in modo da non dover tagliare i servizi al cittadino”.
“Altro che tesoretto, altro che conti in ordine, la passata Amministrazione non ha risolto problemi del passato e ha lasciato buchi che con grande difficoltà stiamo cercando di tamponare poiché generano interessi passivi per la collettività. Dall’inizio del nostro mandato stiamo denunciando possibili debiti fuori bilancio che l’ex governo cittadino ha posto in essere o non ha affrontato per ignoranza, incompetenza ed irresponsabilità. Basti pensare ad esempio ai circa 280.000 euro per INDECO, ai 200.000 euro circa per il bocciodromo, ai 500.000 euro circa per onorari degli avvocati, ad oltre 1 milione di euro per il Parco del Sole: questo il tesoretto di buchi che dobbiamo sanare. Sono tutti contenziosi nati dall’incapacità amministrativa di chi ci ha preceduto, e che oggi stiamo cercando di chiudere per limitare i danni che sono enormi e sotto gli occhi di tutti”.