A seguito della nostra proposta di installare punti di raccolta olii esausti, protocollata nel 2014, (vedi nostro comunicato stampa del 24 ottobre 2014 sul sito internet https://gaeta5stelle.wordpress.com/2014/10/28/movimento-5-stelle-rifiuti-zero/), che fu accolta o copiata male dall’amministrazione comunale, la quale né installò solo un paio, con un nostro successivo suggerimento datato 31 dicembre 2015, protocollato il 5 gennaio presso il Comune di Gaeta, abbiamo richiesto nuovi punti di raccolta olii esausti da installare negli altri principali quartieri della città, nonché la promozione di una campagna per informare i cittadini di Gaeta dei gravi danni che provoca l’olio usato se versato nei lavandini di casa (un solo litro d’olio inquina un area marina grande quanto un campo di calcio).
Nonostante decorsi 2 mesi dalla ricezione del documento, il sindaco di Gaeta non si è degnato né di inviarci una email, né di anticipare in un comunicato stampa che avrebbe provveduto appena possibile (con una delle sue classiche prese in giro). Eppure, come descritto nel nostro precedente: ha aderito alla messa in linea di un sito internet per la vendita di pesce on line (http://www.comune.gaeta.lt.it/News/Pesce-on-line-Al-via-la-piattaforma-digitale-per-la-compravendita-del-pescato; sta facendo costruire un mercato del pesce nuovo; probabilmente in futuro (se sarà rieletto) farà costruire un porto nuovo. Decine di milioni di euro, forse centinaia in totale (unico vero interesse, quello di spendere). Ma se il pescato si è più che dimezzato in 30 anni, se alcune specie ittiche sono praticamente estinte, se il Golfo di Gaeta è inquinato, questo, per lui e per la sua giunta, non conta (o stando comodamente seduti in poltrone di velluto non arrivano a vederlo?).
Di certo non si può chiamarli, almeno in questo caso, “competenti”, visto che i problemi dei pescatori, dei commercianti (dimezzati) e dei clienti, pensano di risolverli con la messa in linea di un sito internet e tante parole inutili (o utili solo perché annunciate da docenti universitari?), che parlando di come e dove vendere il prodotto e non di come preservare, disinquinare e ripopolare la fonte di sostentamento, “il mare”, sarebbero tutti da declassare.
Eppure il servizio di raccolta per lo smaltimento e il recupero degli oli alimentari esausti (olio di oliva, di girasole, d’arachidi e semi vari) deve essere perfezionato. La raccolta differenziata sul territorio comunale si arricchirà così di un importante tassello rendendo possibile anche a Gaeta recuperare gli oli vegetali destinandoli ad un più proficuo utilizzo di rigenerazione e trasformazione. Riciclando e riutilizzando correttamente gli oli vegetali esausti si possono ottenere vantaggi economici, energetici ed ambientali significativi.
Con 10 Kg di olio vegetale usato, per esempio, si ricavano 8 Kg di base lubrificante rigenerata: un risparmio energetico non trascurabile se si pensa che l’alternativa al prodotto rigenerato sarebbe costituita da olio minerale sintetico derivante da prodotti petroliferi. I benefici maggiori si ottengono comunque in termini ambientali. Il comune olio alimentare usato e non correttamente smaltito è fonte di inquinamento: disperso nel terreno ostacola l’assunzione delle sostanze nutritive delle piante tramite le radici, impedisce l’ossigenazione delle acque, e se riversato nelle reti fognarie pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori determinando una minaccia ambientale per il mare.
Grazie all’impegno di un’Amministrazione più sensibile e di cittadini più coscienti, la raccolta differenziata di Gaeta potrà fare un ulteriore passo avanti trasformando quello che fino a poco tempo fa era soltanto un rifiuto, in un’importante risorsa.
Con pochi semplici accorgimenti, insomma, tutto filerà liscio… come l’olio! Ma con questa Amministrazione, a quanto pare, non sembra possibile!
Gruppo Comunicazione Meetup Gaeta 5 Stelle